Un testo inedito di Guido Martinotti (1938-2012)

Un testo inedito di Guido Martinotti (1938-2012)
Libera Chiesa
in libero Stato!

 

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Di seguito riportiamo ampi stralci da un testo inedito di Guido Martinotti, l’itervento da lui scritto per il convegno promosso dal “Gruppo di Volpedo” a Genova nell’agosto scorso in occasione del 120° dalla fondazione del Partito dei Lavoratori Italiani.
Il pontefice per quasi cinquant’anni, fino al concordato con Mussolini, tramò oscuramente con le potenze straniere sognando una nuova guerra contro la “Repubblica Romana” nel sogno bacato di ricostruire uno Stato della Chiesa (ossimoro pazzesco) con i suoi veri soldati, moneta, francobolli eccetera. E’ stato questo sogno perverso che ha reso lo stato italiano debole ed esposto. Altro che l’anticlericalismo risorgimentale, che aveva a livello popolare tutte le ragioni di essere in un mondo che il Vaticano voleva tenere pagano il più a lungo possibile. I partiti politici italiani hanno sempre pagato lo scotto al ricatto della salvaguardia del paganesimo popolare e alle minacce ruffiniane del clero.
    Il risultato è quel nido di nequizie che ogni giorno si svela sempre più e che pesa sui cattolici più che su chiunque altro. Mi sembra che oggi siano venute meno le due condizioni base per il sostegno a questa politica storica, La legittimità morale del Vaticano è ogni giorno più in rotta con la moralità umana del cattolicesimo e sta perdendo le basi oggettive per questa legittimità.
    Il popolino si è paganizzato, prendendo due direzioni, la secolarizzazione (consumistica se vogliamo, ma pur sempre secolarizzazione) e la rivolta etica contro le gerarchie. Nasce mi sembra un anticlericalesimo cattolico che va aiutato e in cui mi riconosco. Il richiamo alle armi politiche del cattolicesimo fa ridere e non sortirà più che qualche convegno. Dobbiamo, noi anticlericali non credenti, allearci con gli anticlericali cattolici per eliminare definitivamente i detriti del cesaro-papismo.
    Lo Stato del Vaticano va abolito, al suo posto va riconosciuta la proprietà dei beni materiali e immateriali alla Chiesa Cattolica ma sotto l’eminent domain delle Stato italiano; nelle “sacre” (sic!!) mura vanno aperte tutte le brecce possibili.

Un testo inedito di Guido Martinotti (1938-2012)ultima modifica: 2012-12-14T17:24:30+01:00da mangano1
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