Armando Todesco, La crisi si è fermata sui Carpazi

La crisi si e’ fermata sui Carpazi
 

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Quelli che seguono sono alcune note  ricavate nei paesi al di la’ dei Carpazi,  avendo come riferimento  la situazione della crisi economica che ha colpito il mondo occidentale .
Cominciamo col Kazakistan ,quello piu’ distante ,che e’ un paese che da tempo sta riportando buoni risultati.
E’ uscito dalla situazione di legame assoluto e dipendente con l’Urss e poi quando e’ stato lasciato solo pian piano si e’ tirato su .
Ha spostato la capitale dal sud del paese verso il centro che ora e’ Astana ed ora e’ un paese che e’una notevole  realta’  con un potenziale economico ,usufruendo anche dei confini e degli scambi con la Cina con cui tiene dei buoni rapporti politici ed economici.
 Segue l’Azerbaigian con capitale Baku .
Anche questo paese ha avuto una storia come il primo e anche lui sta uscendo dalla crisi e dalla poverta’ in cui si trovava nei decenni passati colla fine del comunismo 20 anni fa e ora sta decollando.
L’Ucraina segue questa strada  .
Attualmente ha un bravo presidente , amato  dalla gente che lo considera una persona che fa del bene al paese .
Il paese ha anche una compagine governativa   molto attaccata al territorio e si ha la sensazione che la gente crede di avere a che fare con persone che non buttano via i soldi e che non ruba  ma che  il denaro venga  investito in progetti collettivi ,dopo che ha abbandonato e la spina della signora che ora e’ in carcere e che sta come noi stanno i radicali coi loro scioperi della fame e aver abbandonato la fittizia divisione tra Russia e Occidente divisa dal Dniper .
La Russia si sa che sta diventando un gigante dell’economia e che Putin la sta portando a diventare un paese importante a livello  mondiale .
Insomma tutto il mondo al di la’ dei Carpazi sta muovendosi da anni e non ha  visto nessun effetto della crisi occidentale del 2008.
 
Ma quali sono i motivi di questo ciclo economico buono che dura da anni ?
La popolazione e’ formata da gente molto laboriosa e che ad un certo punto si e’ dovuta tirare su le maniche e dire che se ce la facciamo noi da soli bene senno’ nessuno ci da’ una mano e allora pian  piano sfruttando tutte le occasioni e non buttando via niente ma usufruendo dei prodotti della terra hanno cominciato  a commerciare .
Ora in ogni villaggio o citta’ ci sono mercati fiorenti dove si vende di tutto e dove si compra  di tutto a prezzi economici e le donne coi prodotti delle campagne fanno affari vendendo appunto cio’ che coltivano al villaggio.
Dal punto di vista sociale sono territori che non ha a che fare con strutture di sostegno all’occupazione oppure i sindacati o con altre  forme di assistenza.
 La legge che prevale e’ :se hai soldi ti compri le medicine senno’ muori .
Cosi nel lavoro :se hai iniziativa e sai fare  ti arricchisci ,senno non vivi.
Includerei in questo panorama anche la Romania e la Moldovia che hanno trovato con l’Italia un particolare feeling commerciale e di ambiente  gestendosi autonomamente pero’ la loro politica economica che oggi ha un trend verso l’alto diverso  quindi  da quello italiano  .
 
Si potra’ dire che non c’e democrazia in questi paesi .
Non e’ vero ,perche’ la possibilita’ di esperimere le opinioni dappertutto c’è.
Certo sono regimi a democrazia ingessata con un potere forte centrale.
Forse non c’e’  quella forma di democrazia come la intendiamo noi dove il dibattito e la liberta’ individuale e’ enorme e i diritti civili ci sono e come ,ma  nei parlamenti i deputati contestano se vogliono e in piazza se si vuole si puo’ fare una manifestazione .
Bisogna ricordare comunque che questi paesi sono stati sotto il terrore di guerre e di capi che pensavano solo alla guerra da sempre e dai primi decenni del secolo scorso hanno passato  un centinaio di anni di comunismo sovietico che equivaleva al fascismo italiano .
Per questo  si accontentano  di un piu’ basso livello di democrazia  ,controbilanciando questo con un’  economia in crescita e che ora e’ robusta .
La Germania e’il paese occidentale che fa da traino all’est e che e’ ben visto e preso come modello nonostante  i fatti della guerra  mondiale che rimangono  ancora una ferita aperta.
Il suo merito e’ di aver sempre guardato come suo spazio vitale all’est e poi  ha per prima visto cosa stava nascendo sotto le ceneri del comunismo .
Essa e ‘legata  con l’Ungheria con l’economia legata anch’essa ai paesi dell’est e al fluire del Danubio .
Si tratta quindi di un immenso territorio che sta per entrare  nel 2013  con grandi prospettive .
Dalla Germania seguendo questo cammino di situazioni storiche-morfologiche concatenate arriviamo alla Cina dove sappiamo che l’economia sta crescendo e  cosi’ il cerchio di una parte del mondo non in crisi si salda e si capisce di piu’ perche’ la Germania e’ forte e faccia la parte del leone nell’area europea legata com’e’ all’est ex sovietico  e all’altra parte del mondo in pieno sviluppo  che include altri paesi giganti come India ,Indonesia ,Indocina .
 
Armando Todesco
sociologo
armandotodesco@alice.it
 

Armando Todesco, La crisi si è fermata sui Carpaziultima modifica: 2013-01-06T15:49:10+01:00da mangano1
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