Armando Todesco, Oggi a MILANO il domani

31156_438890959446_272535574446_5623518_5289575_n.jpgOggi a Milano il domani  . 

Leggendo le statistiche fornite dall’ufficio statistico del Comune siamo di fronte a un  cambiamento demografico epocale della citta’ .
La presenza degli stranieri negli ultimi anni e’ in aumento con numeri a tre cifre  ,mentre la presenza degli italiani segna un tasso a una cifra ,ma negativo. 
La presenza di settori di economia cittadina significativa in mano a cittadini stranieri ormai fa parte dello scenario della citta’ .
Nessuna legge dello Stato (la Lega e’stata solo una meteora che non ha cambiato nulla )e’ riuscita nell’intento di frenare l’afflusso ,dettato da leggi  economiche internazionali e dall’evaporazione del potere politico italiano nazionale e locale ormai in una fase di blocco e sottoposto al ricatto del potere dei giudici su tutto .
(Esemplare e’la sentenza di alcuni giorni fa che impedisce l’espulsione di illegali  per via della loro indigenza.
Ora allo Stato rimarra’ soltanto l’espulsione di  …illegali ricchi!).   
E’ possibile avere un quadro della situazione economica  e politica futura passeggiando e uscendo da Milano .
Il mercato degli ombrelli e’ gestito dai singalesi .
Il mercato della cucina ex-economica e’ gestito dai cinesi.
Il mercato del fiori e’ gestito ancora dai singalesi .
Ogni etnia ha un suo mercato. 
Nei mercati rionali ad esempio quello di viale Papiniano c’è un pullulare di voce di frasi italianizzate, ma di stranieri di nascita ,in questo caso magrebini .
Nelle zona non abitata interstiziale tra Milano e Cologno sud sta nascendo una citta’ del commercio e non solo dei paesi dell’Est dall’Elba agli Urali, non  russi ,che commerciano e si scambiano prodotti al di fuori del mercato tradizionale dove non valgono controlli e carte  amministrative che bloccano l’Italia.
A san Donato c’è la citta’del mercato arabo e poi c’è il mercato sudamericano.    
La presenza degli italiani in  citta’ e dei loro prodotti e’ diventata marginale se non addirittura inesistente .
Nelle scuole sembra che esistono solo i figli dei non italiani e per questi  si fanno ponti d’oro per iscriverli .
Tutte queste cose ora allo stato nascente si svilupperanno molto nel futuro creando un’economia alternativa a quella italiana che sara’ costretta a essere all’altezza della situazione se non vuole scomparire e cosi’ la demografia degli italiani gia’ ora in pericolo di estinzione .
La crisi mondiale partita ufficialmente nell’autunno 2008 interessa per noi la fascia che va dalla Spagna al Giappone .
La nuova fase dell’economia tagliera’ fuori tutto il centro sud dell’Italia facendolo diventare medioevalizzato .E tutto il mondo politico (vedi il Pd)che ora vive usufruendo dei voti dei ceti piccoli e medi parassitari scomparira’.
Tra poco la presenza di etnie straniere dara’ origine a movimenti politici .
Gli italiani crederanno di salvarsi votando lega ,ma sara’ solo una illusione .Il federalismo si fara’ perche’ lo imporra’ l’economia e non Calderoli .I partiti attuali gia’ oggi in fase di evaporazione scompariranno e ne nasceranno di nuovi o con uomini nuovi .
Per ora la lista araba e’ ormai gia’ pronta.
Le altre  etnie per ora se ne stanno quatte quatte e puntano per ora a rafforzare i legami e i settori di attivita’ economiche nelle loro mani e poi sono pronte a emergere .
E li’ ognuno portera’ la la sua lista .Ma anche le sue cattiverie e i suoi antichi odi . 
Ora sembra che le cose tra le etnie vadano tutte sul modulo della pace (salvo  il sabato sera che non passa senza lo scontro  tra clan diversi  ).
Per ora le liti sono ancora a dimensioni locali ,di via o di piccoli gruppi ,coi problemi ,esempio quelli della sedi religiose ,messi da parte dal governo.
Ma tra poco fioriranno anche le liti grosse .
E elezioni non saranno un defile’ per nessuno .
Dalle prossime elezioni per Milano vedremo all’opera gia’ i primi segnali di come sara’ il mondo politico nel futuro  con l’avviso  alla signora Brichetto in Moratti  che non basteranno gli spot pubblicitari per vincere ma avra’ bisogno di farsi vedere in giro per la citta’ e a consumare le sue scarpette di Prada .E ne dovra’ consumare in bel po’!
La rivoluzione economica che si sta avvicinando avra’ ripercussioni anche  nel mondo religioso.
Sociologicamente la citta’ diventera’ un’insieme di citta’  come quelle del terzo mondo .
Per il futuro vedo bene una citta’ somigliante ad alcune citta’ indiane .
Non sempre poi tra etnie diverse si parlera’ .
Avremo anche dei muri e delle zone etniche esclusive all’interno della citta’ per difendersi  in assenza di un potere politico ormai inesistente e sconfitto che possa imporre una legge sul territorio .
(L’ultima battaglia della legalita’ tra rom ,finti miseri ,appoggiati dall’arcivescovo e Comune per le case e’ stata persa dallo Stato .
Ma si potrebbe anche parlare  dell’impossibilita’ politica che ha il Comune di abbattere le ville costruite dai rom abusivamente ai margini della citta’  ,mentre molti italiani si devono accontentano delle loro vecchie e diroccate  dimore dopo aver pagato per la vita quelle degli altri !).
Tutto restera’ tranquillo tranquillo un domani ?
Si ,l’India mi dice qualcosa :essa e’ il  modello di quello che avverra’:isole felici e  produttive e territori di infelicita’e di miseria.
Ognuno ha la sua fetta di soldi e di felicita’ con  la produzione di sacche di infelicita’.   
A Milano quindi c’è il modello economico ed etnico del futuro con il terzo mondo che ci ha conquistato e che nei prossimi 5 anni  esplodera’!

Armando Todesco

Armando Todesco, Oggi a MILANO il domaniultima modifica: 2011-01-09T19:14:23+01:00da mangano1
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