Gesù, primo socialista della storia?(seconda puntata)

748625b6a3bdeb555fee5f53f895e8d7.jpgsegnalazione per conoscenzaLo spot “Gesù socialista” su You TubeLo spot del ‘Gesù socialista’ è anche on line. Il filmato di trenta secondorealizzato dal Partito socialista per la campagna elettorale e che tantepolemiche ha provocato nei giorni scorsi, in queste ore in distribuzione alleemittenti televisive private di tutta Italia, è stato inserito anche su YouTube. Èvisibile da tutti nel canale del Partito socialista, all’indirizzo:attilio manganoprosegue il dibattito su< filosofiadipeterpan@yahoogroups.com>aoho visto lo spot su youtube e mi sono divertita. Sono d’accordo con tutto quelloche dice Alessandra.ciao Francesca –Manna ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++Cara Alessandra, la tua precisazione, sottile e colta come sempre, è certamente pertinente. Non ero stato così sottile nel rispondere la prima volta, con una battuta che era più che altro di fastidio – come per tutta la politica italiana – mentre il mio secondo intervento di consenso a quello di Alberto, era più convinto e meno ‘battuta’ del primo, ma la tua distinzione, assolutamente inoppugnabile, non l’avevo presa in considerazione. Detto questo, discuto volentieri al livello che tu poni, ma non credo francamente che il dibattito politico italiano sia a questa altezza. Trovo la trovata socialista più o meno intelligente dal punto di vista mediatico per un partito massacrato (ma non è il solo), dal duopolio televisivo; in parte, a pensarci bene, è anche coerente con un certo modo di considerare il socialismo che non è nuovo nella tradizione di quel partito (non è la prima volta che si sente parlare di Gesù primo socialista all’interno di una cultura di sinistra e nella fattispecie socialista); ma il tutto finisce qui, tutto il resto penso sia solo farina del tuo sacco, ma non di quello di Boselli. Da qui la mia battuta ‘non voto per Boselli’, che ha fatto arrabbiare Attilio perchè l’ha presa come una battuta contro di lui. Colgo l’occasione per dirgli che il bersaglio era completamente sbagliato: lungi da me l’idea di accusarlo di fare propaganda elettorale (peraltro cosa di per sè non indecente). Allo stesso tempo dico ad Alessandra che sono d’accordo con lei quando chiede che lo slogan sia mostrato: io mica chiedevo la sua censura! Ci mancherebbe altro! Se esprimevo il mio accordo con Alberto era perchè condividevo il ragionamento di fondo che in un paese come l’Italia mi sembra da tenere in considerazione, ma non era una censura. Naturalmente il tuo ragionamento va ben oltre e quindi discutiamone pure, ma a prescindere dallo slogan. Tu dici che Gesù di Nazareth è di tutti mentre il Cristo è solo dei cristiani e di chi crede nella sua resurrezione. Da laico (ma la parola non mi piace), condivido e proprio perchè condivido penso che allora di Gesù di Nazareth si debba discutere come di qualunque altro grande pensatore, profeta (o che altro) che abbia attraversto al storia. Rispetto il tuo giudizio che sia il più grande di tutti (di chi? Chi sono questi tutti? Solo in Occidente o nel mondo intero? Non è la solita boria occidentale? Che ne sappiamo di altre grandi figure nelle altre civiltà? Le conosciamo tutte?), ma non lo condivido per niente. Anzi, io penso che senza ciò che gli viene attribuito dal mito cristiano, la sua figura storica ne esca ridimensionata e nella sua proiezione storica fino a noi, sostanzialmente sconfitta visto che il disegno era quello di un superamento della legge vetero testamentaria e di una troppa aderenza alla lettera della legge ebraica. Naturalmente il discorso sarebbe lungo, ma, senza quella peculiarità del mito, la sua supposta superiorità rispetto ad altre figure storiche è quanto meno discutibile. Proprio per non inquinare il tuo discorso con ridicoli problemi d’occasione mi fermo qui, rimandando ad altri messaggi le discussioni più squisitamente elettoriali. FRANCO ROMANO’ ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ Rispondo anche al bel messaggio – successivo – di Franco, che ho accidentalmente cancellato. So anch’io, come diceva altrove Francesca, che la definizione di Gesù come socialista non è affatto originale. Girava molto negli anni Settanta quando io ero bambina e poi ragazzina, più o meno contemporaneamente alla definizione di “iniziato” o di “mistico”, sulla scorta del datatissimo quanto dotto (e noioso) libro di Elemire Zolla. Da allora, e per molti anni, sono stata genuinamente, anche se tormentatamente cristiana. Queste varie definizioni “ariane” mi sembravano riduttive, non le condividevo. Essere stata credente, e poi laica dopo un lunghissimo percorso, è stata una “conversione alla rovescia” di cui vado fiera per almeno due motivi: perchè mi preserva, credo, da ormai improbabili illuminazioni esoteriche, mistiche, buddiste o paganeggianti, e perchè mi consente di mostrare, nel mio piccolo e a chi voglia intendere, che anche l’ateismo può essere una conquista di coscienza, molto serena e per nulla associata a disperazioni cinico-nichiliste. Anche senza pensare, come Feuerbach, che fosse una sorta di missione filantropica a cui “controconvertire” gli altri. Il che, paradossalmente, non sarebbe più tanto laico, ALMENO DAL MIO PUNTO DI VISTA. Dico questo soltanto per spiegare che secondo me la “mitologia” della resurrezione, come giustamente la chiama Franco (ricordo i bei saggi di Detienne sul mito cristiano), non modifica “ermeneuticamente” la figura di Gesù, almeno non in maniera così profonda e soprattutto non universalmente. Ma questo posso dirlo proprio da laica, non potevo dirlo da credente ed è giusto così. L’elemento mitologico, come spesso, aggiunge qualcosa di leggendario che si è liberi di condividere, ma non funziona più come amplificatore se l’esigenza di condivisione è stata irreversibilmente superata; anzi aggiunge una diversa e forse maggiore libertà. Con tutto questo, ripeto, da ex-credente rispetto profondamente i credenti, quelli attuali e veri. Ma ora mi sento finalmente libera di giudicare quel ragazzo ebreo in tutta la sua statura: e non soltanto, in una prospettiva etnocentrica, per quanto concerne l’Occidente. E’ vero, ci sono altre figure di cui sappiamo poco o nulla, ma questo è vero anche per le migliaia di volumi incendiati nei vari roghi della biblioteca di Alessandria (di cui si dice che il peggiore sia stato appiccato proprio dai cristiani). Quanti altri Socrati possono essere esistiti, ad esempio? quanti Pericli di villaggi greci di cui non è rimasto nulla, quanti innumerevoli poeti come quell’Eraclito citato non so più da chi, di cui si dice che fu il più eletto poeta di Atene e di cui non rimane neppure una parola? quante Saffo di cui non sono rimasti neppure gli spezzoni di verso ora salvati solo perchè usati come bende funerarie e che in fondo, corrotti insieme con i cadaveri, ci dicono di lei così filologicamente poco? Qui siamo davveronel campo delle “morte stagioni” leopardiane ed è davvero un pensiero che, prima di gerarchie, suscita malinconia. Sta di fatto che Gesù di Nazareth, con la sua figura, ha fornito gli elementi per una mitologia che, a differenza delle altre, ha cambiato il calendario e la storia, almeno finora. Ha reso possibile il “credo quia absurdum” tertullianeo, ha affascinato centinaia di generazioni e menti anche elette con il paradosso di vergini che partoriscono, morti che resuscitano, vendette trasformate in perdono. Ha convinto schiere di teologi a condividere il proprio compleanno con quello di Mitra, fino a spodestare quest’ultimo. Cristo contiene Gesù di Nazareth, ma lo contiene intatto, e il problema è piuttosto l’inverso: come ha potuto un uomo suscitare tutto questo? Perchè lui, perchè proprio lui e non Socrate, tanto per ricitarlo, Mani o qualche mago altro persiano o aramaico? Da laica, adesso, non posso che rispondere: perchè Gesù era un uomo straordinario in un momento storico straordinario. Il problema caso mai è vedere se….Boselli (non Gesù….) sia davvero “socialista”. Comunque, e non solo per il simpatico test diffuso da Attilio, credo che in questo momento sia per me la scelta meno peggiore. Essere davvero laici, in tutti i sensi, significa anche concedersi il reiterato privilegio di un voto d’opinione. alessandra paganardi ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ALessandra dice:Cristo contiene Gesù di Nazareth, ma lo contiene intatto, e il problema èpiuttosto l’inverso: come ha potuto un uomo suscitare tutto questo? Perchè lui,perchè proprio lui e non Socrate, tanto per ricitarlo, Mani o qualche mago altropersiano o aramaico? Da laica, adesso, non posso che rispondere: perchè Gesù eraun uomo straordinario in un momento storico straordinario.Non mi risulta che ci siano dati storici sufficientemente certi per valutare lastraordinarietà di Gesù; se non ricordo male dai ‘rotoli del mar rosso’ ad es.viene fuori (come anche da una spregiudicata esegesi dei vangeli canonici vediOdifreddi) un Gesù armato (per nulla pacifista) ed è questa a mio parere laversione più credibile (non vedo come, dato il momento storico avrebbe potutoessere altrimenti).Quindi secondo me, anche indipendentemente dalla verità storica quel che rimanecomunque valida è l’operazione culturale (e anche elettorale, perché no) dellospot. Non mi sembra ,ripeto, una novità, ma dato il livello del dibattitoattuale ben venga chi ci ricorda , anche provocatoriamente, che anche su Gesù leletture possibili sono tante.ciao Francesca Manna

Gesù, primo socialista della storia?(seconda puntata)ultima modifica: 2008-03-31T21:27:51+02:00da mangano1
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