Massimo Tomassutti,Ritornare a Spinoza?

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Ritornare a Spinoza?

Nonostante la sua adesione alla corrente razionalistica, Baruch Spinoza (1632-1677) è stato un monista materialistico, rappresentando così, certamente, uno dei filosofi più propositivi ed innovativi espressi dalla modernità europea. Per lui esisteva solo ed unicamente un’unica realtà: la natura – che chiamò “Dio” – che è causa di sé stessa e per esistere non necessità di alcunché vada al di là di sé stessa. Spinoza difese strenuamente l’immanenza: non c’è nulla fuori della natura. Ciò che, conseguentemente, oggi dovrebbe opportunamente ‘sedurre’ i nostri Maggiori pensatori di sinistra per la costituzione di una rinnovata “prassi” teorica è l’assenza nel pensiero filosofico di Spinoza della nozione stessa di ‘soggetto’ che, invece, è centrale nella dialettica di Hegel e del marxismo hegeliano. Assumendo questo impianto teorico, ne deriverebbe il corollario ‘necessario’, magistralmente declinato da Althusser, di comprendere ed esperire quell’“opacità dell’immediato” (L. Althusser, Leggere il Capitale, Milano 1968, pp. 16-17.) – così maledettamente ‘inattuale’ oggi a sinistra -, per cui tutto il sapere non scientifico, tutto il senso comune ‘immediato’ è “opaco” poiché sostanzialmente ideologico e, dunque, incapace di raggiungere la verità del Reale (e della Praxis). Ritornare a Spinoza, dunque? Strada obbligata, forse, per chi voglia e possa ‘pensare’ il Reale al di fuori di qualsiasi tipo di trascendenza teleologica, liberando l’orizzonte marxista dai fantasmi irredenti di Hegel e dalla sua teoria delle contraddizioni sociali e assumendo finalmente il concetto spinoziano di “Moltitudine” come nuovo collettivo sociale, come Potenza dell’origine liberata dall’’inefficace’ dialettica hegeliana. Qualcuno dei Nostri ‘maitre a penser’ ricomincerà a ripensare davvero a Spinoza?

Massimo Tomassutti,Ritornare a Spinoza?ultima modifica: 2008-07-07T23:26:14+02:00da mangano1
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