Lucia Annunziata, Gli studenti non c’erano

da LA STAMPA 27 ottobre 2008

Gli studenti non c’erano
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DI LUCIA ANNUNZIATA

Con commendevole sincerità il direttore dell’Unità Concita De Gregorio lo ha
scritto ieri (il giorno dopo la manifestazione del Circo Massimo) nel suo
editoriale.

Non si lasciano strumentalizzare, gli adolescenti. Federica Fantozzi è andataLucia1.jpg
ieri per noi nei licei occupati. “Siamo l’alba del mondo” le ha detto con
qualche enfasi, ma con sincera passione Francesco Begiato, uno studente.
Poi ha aggiunto: “Non lasceremo che i partiti mettano il cappello sulla nostra
protesta perché non è né di destra né di sinistra: è in difesa della scuola
pubblica”. Infatti gli studenti ieri non sono andati al Circo Massimo. C’erano,
ma non c’erano. Erano mescolati, senza insegne, ai genitori e agli
insegnanti».

Commendevole sincerità, appunto. Il giorno dopo l’adunata del Pd, la
discussione sul numero dei partecipanti è stucchevole, in quanto del tutto non
essenziale. Chi non ha mai avuto dubbi sul significato o la necessità di
questo appuntamento – e tra questi chi scrive – non ne ha fatto una questione
di partecipazione: si temeva forse che fallisse uno sforzo organizzativo tipo
quello messo in campo, prodotto, per altro, di una lunga tradizione di raduni
di massa? La domanda della vigilia era: questa manifestazione aiuta o meno
il Pd a uscire dal suo angolo per parlare ad altri pezzi della società che ha
perso? Oggi, due giorni dopo, la domanda è ancora aperta, per nulla risolta
dal numero di chi ha marciato. Se il problema del centro-sinistra è quello di
non saper più parlare a molti dei suoi tradizionali elettori, la mancanza degli
studenti e degli insegnanti al corteo di Roma è il vero segno del limite delle
adunate come strumento di lavoro. L’assenza ufficiale (cioè con proprie
insegne) di chi protesta in questi giorni è tanto più rilevante perché il 25 ha
preceduto solo di pochi giorni la manifestazione nazionale della scuola
convocata per il prossimo giovedì: sarebbe stato dunque facile far montare la
marea con un doppio appuntamento a rimbalzo. Se distinzione c’è stata, è
dunque una separazione voluta, costruita sugli umori ben riportati dalla
stessa Unità. «Né di destra né di sinistra», dice lo studente intervistato dal
quotidiano: la politica è «un cappello», senza distinzioni, non più un aiuto
naturale per chi protesta, ma addirittura un ostacolo.

Qualcuno potrebbe obiettare che dopotutto gli studenti non sono il centro
dell’universo. D’accordo. Ma gli umori che si registrano nelle aule scolastiche
o universitarie non sono esattamente isolati, se è vero un dato pubblicato ieri
dal Corriere della Sera. Secondo un’indagine fatta per questo quotidiano dal
noto (e credibile) Renato Mannheimer, la maggioranza del nostro Paese pare
essere in fuga sia dalla destra sia dalla sinistra. Il governo Berlusconi a
giugno vantava il 61 per cento di consensi, a settembre ne aveva ancora il 60
per cento, oggi, cioè dopo la crisi economica, e dopo le polemiche sulla
scuola, è sceso al 42 per cento. Il centro-sinistra va dal 46 per cento di
consenso a giugno al 20 per cento di settembre, al 16 per cento di oggi.

Lucia Annunziata, Gli studenti non c’eranoultima modifica: 2008-10-27T17:05:00+01:00da mangano1
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