Patrizia Gioia , Mino Reitano era Nembo Kid

Mino Reitano era Nembo Kid, Benigni è già SuperMan.
Alla maniera di Patrizia Gioia
REITANO.jpgcara Vivian,
volevo dirti grazie del tuo articolo sul Corriere, un ricordo di Mino Reitano che ha rinnovato in me la sempre presente difficoltà di guardare al di là dei nostri soliti giudizi e pregiudizi, tentando invece, ogni volta e mai una volta per tutte, di ascoltare col cuore e di guardare gli occhi delle persone che ci sono accanto, invece di specchiarci sterilmente solo nel nostro canto.

Come è difficile discernere, tra le mitragliate di informazioni parole immagini, il cuore, quello puro poi e per giunta dell’altro, pare impossibile.reitano1.jpg E’ vero, l’abbraccione di Benigni sì, quello di Reitano no, preferiamo identificarci sempre con chi è sull’onda del successo, senza stare tanto a guardare da dove arriva e dove porta quell’onda. Siamo così abituati a tutte le isole che partire non è più un po’ come morire.

L’apertura dell’abbraccio di Reitano, quei suoi occhi buoni, che solo nello sguardo degli animali così neri e profondi si trovano, la sua gioiosa partecipazione all’altro, quella voce che arrivava dalle profondità del sentimento sempre meno da noi conosciute, quel fuoco del sagittario che brucia ogni cosa oltre a sé stesso, mi hanno sempre lasciata attonita, una forma di paura credo, chè dopo profondi tradimenti dell’amore si teme sempre il prossimo, ma più ancora credo che sia stato il vedere in lui quell’ innocenza – non nuocere- che hai ancora così forte dentro te e che non può essere compresa, ma solo derisa, da chi ogni giorno la tradisce.

Ma il Poeta, quello che ha patito la profonda mancanza d’amore nell’infanzia, vede come Nembo Kid negli occhi di chi di quella stessa mancanza soffre, SuperMan è venuto dopo, già prodotto di cassetta, strumentalizzato dal merchandising.

Ecco, Reitano era Nembo Kid, Benigni è già Super Man.

Sorridono di più quelli che hanno la ferita sempre dolorante, una forma di pudore nel non mostrare all’altro un’ insanabile bisogno d’amore, da cui non si guarisce, ma con cui si può vivere se si riesce a far sorridere l’altro, mio Dio! a volte si accetta anche il sorriso del compatimento, per sentirlo seno dentro il nostro infaticabile fanciullesco poppare, latte mai bevuto e per questo sempre canzone d’amore, urlata dal cuore.

“Lasciate che i bambini vengano a me”, è per questo che l’ultima parola di Mino è stata Gesù, i suoi occhi buoni erano già dentro i Suoi.

Patrizia Gioia
Vivian Lamarque e il suo articolo sul Corriere della Sera in ricordo di Mino Reitano

Patrizia Gioia , Mino Reitano era Nembo Kidultima modifica: 2009-01-31T19:59:00+01:00da mangano1
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