duemila ragioni

Internazionale, Gomorra ai tempi della crisi

Roberto Saviano e Misha Glenny raccontano su Internazionale come il crimine organizzato reagisce alla recessione. E come cambiano i rapporti di forza tra le organizzazioni.

19 mar 2009 • Eric Jozsef per Internazionale
Roberto Saviano e Misha Glenny non si erano mai incontrati. Lo hanno fatto per la prima volta mercoledì 4 marzo. I loro libri – Gomorra e McMafia – sono essenziali per capire il mondo del crimine organizzato.

Avrebbero potuto scegliere di vedersi a margine di un incontro per specialisti o durante una conferenza per esperti di fenomeni criminali. Invece hanno preferito mettere a confronto le loro esperienze nella redazione di Internazionale, davanti all’obiettivo del fotografo Francesco Zizola.
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Roberto Saviano e Misha Glenny nella redazione di Internazionale (Francesco Zizola/Noor)

L’hanno fatto perché le loro riflessioni fossero pubbliche: volevano raccontare, diffondere, condividere le loro idee. È un tema su cui si sono spesso soffermati durante l’incontro: informare, spiegare all’opinione pubblica i meccanismi delle mafie, anche a costo d’essere accusati di cercare la notorietà e di esporsi troppo. Glenny e Saviano si sono assunti apertamente questo rischio, come avevano fatto Giovanni Falcone e molti altri magistrati e giornalisti.

Roberto Saviano non si stanca di ripeterlo: “Quello che ha messo in pericolo la mia vita non sono state le informazioni che ho dato, ma il fatto che queste informazioni sono arrivate a molte persone. Se ci raccontiamo queste cose solo tra di noi o in tribunale non facciamo paura a nessuno”.

Durante l’incontro, Roberto Saviano usa toni misurati, ma è netto nel ricordare l’importanza di portare avanti quella che ritiene la sua missione: comunicare. “Non ho paura di apparire sui grandi mezzi di comunicazione per parlare di queste cose: i miei nemici sono organizzatissimi nell’usare ogni strumento, e io voglio essere organizzatissimo nel difendere la mia parola e il racconto della realtà”.

Misha Glenny non usa la parola missione. Ma condivide in pieno le parole di Saviano. Quest’incontro l’ha voluto anche per testimoniargli la sua solidarietà: “La situazione in cui si trova Roberto è spaventosa e può essere paragonata al caso di Salman Rushdie”. Ma se per far annullare la fatwa contro Rushdie ci sono stati negoziati diplomatici tra Londra e Teheran, “la condanna contro Roberto non può essere negoziata”.

Pochi passi più in là, all’ingresso della redazione di Internazionale, uno degli uomini della scorta del giovane scrittore napoletano ascolta e vigila. Gli altri aspettano in strada, nelle macchine blindate, e davanti al portone.

Osservare, decifrare, raccontare. Glenny e Saviano descrivono situazioni particolari, si scambiano informazioni precise. Ma più che dialogare, nel corso di questa conversazione sembrano assemblare gli elementi di un puzzle globale: quello del mondo del crimine organizzato, con le sue specificità locali ma dappertutto con la stessa capacità di intromettersi nelle pieghe dei sistemi economici e sociali.

Ne emerge un’immagine della mafia che non è più quella tradizionale della “piovra”. I gruppi criminali oggi sono organizzazioni che si adattano più velocemente di chiunque altro alle nuove situazioni, trovano il modo di infiltrarsi, di aggirare le regole, di penetrare e impregnare i tessuti e i sistemi legali in un mondo globalizzato e senza regole.

“Un’industria opportunistica”, dice Glenny. “È la storia dell’economia del nostro tempo”, afferma Saviano, “la storia del presente, di quello che determina gli spostamenti dei capitali e degli uomini”.

In McMafia Misha Glenny sottolinea il fatto che la globalizzazione e la fine del comunismo in Europa dell’est hanno portato a un’espansione di quella che lui chiama “l’economia ombra”. Da qui è nata l’idea di mettere a confronto le opinioni dei due scrittori sulla crisi economica e finanziaria, e sul modo in cui le mafie stanno cercando di reagire al cambiamento radicale degli equilibri tradizionali. Entrambi osservano queste trasformazioni in modo molto pragmatico: proprio qui sta la forza delle loro analisi.

L’incontro, durato più di un’ora e mezzo, ha descritto una situazione molto preoccupante. Ma dalle analisi di Saviano e Glenny si può trarre anche un dato incoraggiante: l’avanzata dei poteri criminali non è inarrestabile. Glenny, in particolare, è convinto che finora l’allargamento dell’Unione europea abbia favorito le mafie.

Allo stesso tempo, però, sostiene che sul lungo periodo le istituzioni comunitarie potranno diventare uno strumento importante nella lotta alla criminalità organizzata.-Eric Jozsef

Roberto Saviano e Misha Glenny si sono incontrati nella redazione di Internazionale il 4 marzo 2009. Il loro dialogo è su Internazionale 787. L’incontro è stato moderato da Eric Jozsef. Le immagini sono di Francesco Zizola.

Internazionale, Gomorra ai tempi della crisiultima modifica: 2009-03-30T13:37:00+02:00da
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