B.Arg, La lezione degli eritrei

dal CORRIERE DELLA SERA, 25 APRILE
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b.arg AL MANZONI LA LEZIONE DEGLI ERITREI

Una studentessa si commuove fino alle lacrime. Un suo compagno scuote la testa, quasi non può credere a tanto dolore. Nessuno parla. Seduti nella palestra del liceo ascoltano attenti il racconto di chi ha avuto una vita così diversa dalla loro. I profughi ricordano, spiegano: storie che toccano nel profondo. Così l’assemblea, organizzata per il 25 aprile al classico Manzoni si trasforma in un momento di grande emozione-Mentre in città tra le istituzioni si accende la polemica sulla presenza dei rifugiati a le-cariche-della-polizia-a-bruzzano-immigrato-ferito.jpegMilano, loro salgono in cattedra. Tre ragazzi eritrei che hanno occupato, insieme con i compagni,un albergo abbandonato a Bruzzano, raccontano la loro vita in un misto di italiano e di inglese. Un’esistenza da rifugiati politici, fuggiti dal loro paese e riparati in Italia. Un viaggio della speranza, ma anche del dolore.C’è chi è dovuto venir via perchè considerato ” disertore” e per questo ” condannato a morte”. C’è chi vorrebbe ” dimenticare gli orrori del passato”. E chi sogna di raggiungere i familiari. Ma su un particolare i racconti coincidono: ” Le speranze si sono rivelate lontane dalla realtà” Vivono per strada, non trovano lavoro, si sentono abbandonati. E gli studenti ascoltano, non fanno domande, aspettano che l’assemblea finisca. Poi cercano di conoscerli più da vicino. ” E’ assurdo- si sente ripetere- che possano accadere ancora queste cose. Non nel terzo millennio”. Una lezione di vita per i ragazzi. E per i profughi un modo di sentirsi meno soli.

B.Arg, La lezione degli eritreiultima modifica: 2009-04-25T18:56:00+02:00da mangano1
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