FFisco, sorpresa dai controlli a Cortina villeggianti “poveri” con auto di lusso

Fisco, sorpresa dai controlli a Cortina
villeggianti “poveri” con auto di lusso
I risultati della maxioperazione antievasione condotta a Capodanno dall’Agenzia delle entrate: 251 auto di lusso intestate a 133 persone fisiche, 42 delle quali dichiarano 30mila euro di reddito lordo. E nel giorno del blitz boom di incassi in negozi e ristoranti. Cicchitto e Santanchè: “Operazione mediatica”. Il sindaco: “Metodi da stato di polizia”
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Cortina, 42 Supercar con titolari sotto 30mila euro
 
ROMA – Neve, impianti aperti, luci di un Natale appena finito e, a sopresa, controlli fiscali a tappeto. Così nei giorni di fine anno gli incassi degli esercizi commerciali di Cortina d’Ampezzo – tra alberghi, bar, ristoranti, gioiellerie, boutique, farmacie, e saloni di bellezza -, “sono lievitati rispetto sia al giorno precedente sia allo stesso periodo del 2010”. A comunicarlo è l’Agenzia delle entrate del Veneto, diffondendo i primi risultati dell’operazione di prevenzione dell’evasione condotta nel primo giorno dell’anno. “I ristoranti – sottolinea l’Agenzia – hanno registrato incrementi negli incassi fino al 300% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno, i commercianti di beni di lusso fino al 400% rispetto allo stesso giorno dell’anno prima, i bar fino al 40% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno (+104% rispetto al giorno prima)”.

Ma i dati più eclatanti arrivano dai controlli incrociati a partire dalle auto di lusso, un sistema che il governo Monti ha annunciato di voler potenziare. A Cortina sono state controllate le dichiarazioni dei redditi dei 133 proprietari di 251 auto di lusso di grossa cilindrata: 42 di queste sono risultate di proprietà di “cittadini che fanno fatica a ‘sbarcare il lunario'”, avendo dichiarato 30mila euro lordi di reddito sia nel 2009 sia nel 2010; altre 16 auto sono risultate intestate a contribuenti che negli ultimi due anni fiscali dichiarato meno di 50 mila euro lordi. Le restanti 118 supercar “analizzate” erano intestate a società: in 19 casi, società che negli ultimi due hanno dichiarato bilanci in perdita; in 37 casi società che hanno dichiarato meno di 50 mila euro lordi.

L’operazione, messa in campo nella celebre località del Cadore lo scorso 30 dicembre, ha impegnato 80 agenti che hanno effettuato controlli in soli 35 esercizi commerciali (su un totale di quasi mille) ed ha portato, dice l’Agenzia veneta delle entrate, “risultati e informazioni utili per il recupero dell’evasione”. Non sono mancati singoli episodi particolari, dichiara l’Agenzia, come quello di un commerciante che “deteneva beni di lusso in conto vendita per più di 1,6 milioni di euro, senza alcun documento fiscale”.

Il blitz ha suscitato violente polemiche, non solo da parte degli operatori turistici cortinesi. Operazione “mediatica, chiaramente ispirata a una concezione ideologica del controllo fiscale”, l’ha definita il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. Sbagliato il metodo scelto anche per Daniela Santanché, habitué della località sciistica. “Sono assolutamente contraria – dice l’ex sottosegretario – a questi metodi da polizia fiscale e trovo sbagliato colpire la ricchezza”. Sulla stessa linea Maria Stella Gelmini: per l’ex ministro dell’Istruzione, l’operazione delle Fiamme Gialle fa passare “l’idea che la ricchezza sia male”.

L’Agenzia veneta, invece, sottolinea che rientrava nella “normale attività di presidio del territorio di competenza dell’Agenzia delle entrate, svolta non solo in Veneto, ma su tutto il territorio nazionale 1”. Oltretutto, malgrado il numero degli agenti impiegati, “l’esperienza e la professionalità dei funzionari dell’Agenzia è tale per cui il controllo è stato effettuato con il minimo intralcio allo svolgimento dell’attività commerciale, evidenziato anche dagli episodi nei quali i funzionari sono stati addirittura scambiati per commessi dalla clientela”.

“I controlli e la lotta all’evasione sono sacrosanti – ribatte il sindaco di Cortina, Andrea Franceschi -, ma pensiamo ci voglia più rispetto per la gente che lavora e che dà lavoro. Non comprendiamo perché ci volessero 80 ispettori sul posto per scoprire che 133 auto di grossa cilindrata intestate a persone fisiche appartenevano a persone che dichiarano pochissimo. Sarebbe bastato un semplice controllo incrociato dei dati già in possesso dell’Agenzia, fatto direttamente dall’ufficio, senza mettere in scena uno spettacolo hollywoodiano che ha dato la sensazione di vivere in un vero e proprio stato di polizia”.

Il regista Carlo Vanzina, romano con antiche frequentazioni cortinesi, fa un altro ragionamento: “Vedo tanta gente nuova, macchinoni, ristoranti di lusso pieni di gente che magari paga in contanti. Personaggi, diciamo, ‘sospetti’; ben vengano i controlli. Io pago le tasse e se si colpisce l’evasione non posso che essere contento”. Un grande evasore, aggiunge, sarà il protagonista del suo prossimo film.

Infine, in questo bailamme di finti poveri e veri ricchi, il parroco don Davide Fiocco prova a riportare Cortina lontano dagli estremi: “C’è un paese di montagna che fa i conti come tutti con le ristrettezze economiche e nel quale – dice il sacerdote – ogni tanto arrivano i vip”.

FFisco, sorpresa dai controlli a Cortina villeggianti “poveri” con auto di lussoultima modifica: 2012-01-06T12:35:04+01:00da mangano1
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