Patrizia Gioia, nuovo appuntamento con Rilke

dopo la seconda elegia…l’appuntamento con Rilke  è per venerdi 9 marzo, ore 18.30, sala verde corso matteotti 14 a milano

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Cari  Amici
                 la serata di ieri sera, nonostante il gelo, ha portato il fuoco della passione di noi “rilkiani anonimi”,  tutta dentro la Sala Verde, come non essere grate, Miriam ed io, della vostra presenza .
 
Ieri sera poi anniversario stupefacente, la seconda elegia ha compito “tra noi” i cento anni, Rilke la scrisse proprio ai primi di febbraio del 1912…ditemi la verità, quel leggero spostamento d’aria sentito non era forse battito d’ali dell’Angelo..più che rilkiano ..proprio di Rilke!  ?
Del resto, si sa , che la Poesia fa grandi doni.
 
Ieri sera c’era anche tra noi il curatore delle mostre di Rilke, a Duino e a Milano, che ci ha generosamente confessato che era arrivato tra noi per volerne sapere di più sull’Amore intransitivo….tema che affronteremo senza dubbio “ad ali aperte” nel prossimo incontro.
Ieri sera i molti visi nuovi ci hanno fatto “riassumere” un po’ ..le puntate precendenti, ma statene certi, la prossima puntata…tutto Amore !
Vi aspettiamo dunque venerdi 9 marzo alle ore 18.30 alla Sala Verde, che ringraziamo ancora per l’ accoglienza.
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Care cose e buon lavoro a noi tutti
 
Patrizia   

Patrizia Gioia, nuovo appuntamento con Rilkeultima modifica: 2012-02-11T19:07:30+01:00da mangano1
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Un pensiero su “Patrizia Gioia, nuovo appuntamento con Rilke

  1. Bravi a voi, o giovani di mente e di cuore!
    Passeggiando nel Web m’imbatto spesso in Rilke e nei suoi amici, io che credevo fosse un Sonderling, uno stravagante, quel tipo che da cinquant’anni, tutto solo, va scoprendo poeti sempre nuovi. Lui dice che questi poeti hanno tutti lo stesso nome: Rilke; e devo credergli per forza, perché quel tipo stravagante sono io.
    Voi avete festeggiato a Milano i cento anni della seconda Duinese; io ho festeggiato tutto solo a Bologna i cento anni della “Vita di Maria”, traducendola e pubblicandola. Traducendola perché? Perché questo Rainer è così provocante e inafferrabile che in qualche modo occorre reagire; leggerlo soltanto non ti basta: devi pensarlo. Ambiguità splendida di concetto e di parola, gettata innanzi non tanto alla tua cultura, ma alla tua coscienza, come un guanto di sfida: “Du muβt dein Leben ändern”, mutar devi la vita.
    Quindici poesie (nate, secondo lui, quasi per caso) anche la “La vita di Maria” desta sospetti: 3 x 5 eventi, come i misteri del rosario antico; la rosa e Maria, come Rainer Maria; la Madre ritrovata dal Figlio a fronte di una mamma Phia contesa e perduta (“lei sta in un bugigattolo del cuore / e vien Cristo a lavarla, a fisse ore”); il duplice amore intransitivo; la paura dell’uomo innanzi all’angelo (“Jeder Engel ist schrecklich”) e lo sgomento dell’angelo innanzi a Maria (“Wer ist die?”)… E’ tutto caso? Cabala intrigante?
    Ambiguità di un poetare vincente sulle nostre fallaci concretezze; continuiamo insieme a rincorrere questo poeta nuovo.
    Buon cammino da
    marmar

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