c
ara Europa,
stai
attraversando un momento difficile. Non è colpa tua. E’ colpa di chi ti abita e
che non s’è ancora liberato dell’onnipresente ed onnipervasivo nichilismo.
Proprio così. Gli europei sono dei nichilisti, per essi non solo il mondo è
nulla, ma loro stessi sono nulla. E che altro potrebbero essere dopo
Auschiwitz? Quando perfino Dio tacque?
E ben donde. Egli infatti avrebbe
avuto poco da dire. La sua creatura gli era sfuggita di mano. Era diventata una
scheggia impazzita. Ciò non era accaduto per opera del Maligno, ma in virtù
delle stesse conquiste del pensiero occidentale che, riducendo l’uomo a numero,
aveva trasformato un massacro in un evento statistico.
Il problema dei nazisti
era molto semplice: non è facile sterminare milioni di persone e far sparire
nel contempo ogni traccia dell’evento. I numeri sono numeri e la legge di
Lavoisier s’impone anche a chi crede di poter aggirarla bruciando i cadaveri
delle proprie vittime. Nel frattempo, Dio continuava a tacere e se taceva Dio,
perché mai avrebbe dovuto parlare la Chiesa apostolica, cattolica, romana’
Fu
sulle ceneri di questa vecchia Europa che nacque quella che avrebbe dovuto
diventare la nuova Europa: un Europa spartita da due imperi che la usarono come
buffer zone per cinquant’anni. Poi, uno dei due imperi collassò, come un sacco
di patate svuotato improvvisamente del proprio contenuto e l’Europa si trovò da
un giorno all’altro a doversi dare un’identità. Quale?
Nell’impossibilità di
rispondere a questa domanda, i governi europei, per mano dei loro emissari
brussellesi, pensarono di tecnicizzare la crisi, firmando trattati su trattati,
emanando regole su regole, creando corti di giustizia su corti di giustizia ed
ora che l’orrido nulla è davanti a noi, siamo presi dall’isteria e come da
manuale abbiamo cominciato a scambiare i fantasmi della nostra mente per
potenti rimedi. Purtroppo non vi sono rimedi contro il nichilismo.
Firmato.
Un europeo