Felice Cavallaro, Falcone e la separazione delle carriere

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dal CORRIERE DELLA SERA, 30 giugno 2008

FELICE CAVALLARO, Quando Falcone sosteneva la separazione delle carriere

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Può forse valere la pena leggere il libro appena uscito di Giuseppe Ayala CHI HA PAURA MUORE OGNI GIORNO ( Mondadori, pagine 200, euro 17,50) recensito oggi sul CORRIERE DELLA SERA da Felice Cavallaro col titolo QUANDO FALCONE SOSTENEVA LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE., sottolineando che si tratta di un libro scomodo che ripropone una lettura di quegli anni vista da vicino, anzi da vicinissimo. Un libro che darà fastidio a ” quanti si sono affrettati a santificare Falcone soltanto dopo la strage di Capaci ignorando quanto diceva e criticando quanto aveva fatto negli ultimi mesi di vita”. Cavallaro sottolinea che Ayala sa essere spesso acuto e spassoso, fulminante financo per certe battute e rilievi. Ayala cita Falcone e parla di” una indubbia anomalia rappresentata dalla’unicità delle carriere , estranea, non a caso, a tutti gli ordinamenti dei più importanti paesi occidentali. ” Insomma ” la separazione non ci scandalizzava affatto “. Anzi sembrava loro ” auspicabile”. Come una revisione del principio dell’obbligatorietà dell’azione penale – Ecco i due tabù che provocano ancora oggi l’alzata di muri massicci nell’Associazione Magistrati e nel CSM . Come si vede uin libro come questo di Ayala può aiutare a ricostruire alcuni passaggi storici e a documentare come le critiche a quello che ancora oggi viene chiamato giustizialismo non è una invenzione strumentale di Berlusconi ma un problema antico, una ” patologia direbbe Galli Della Loggia ( mi riferisco alla polemica di questi ultimi giorni tra Repubblica e Corriere)

Felice Cavallaro, Falcone e la separazione delle carriereultima modifica: 2008-06-30T19:06:06+02:00da mangano1
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