Il giorno 01/set/08, alle ore 11:06, info ha scritto:
“La televisione è un’arma per la diffusione della menzogna, milioni di candidati alla morte dell’anima.”
Così scriveva Pier Paolo Pasolini e credo non ci sia nulla da aggiungere a questa profetica denuncia.
Ma, prendendone atto, sempre più è necessario che ciascuno di noi, uomo di buona volontà, usi la propria testa e il proprio cuore per non essere o divenire candidato alla morte dell’anima, la peggiore delle morti.
La libertà è un bene che va custodito e protetto, è una relazione, sono libero finchè tu sei libero. E’ un’attenzione continua all’Altro e a me, un dialogo, “religioso” che non concede cedimenti, rilassatezze, indifferenze.
Ascoltiamo, guardiamo, pensiamo, amiamo. Non possiamo fare altro che essere sinceri come colombe e attenti come serpenti.
Indignarsi e osare dire quel che si pensa, rischiando in prima persona e sempre nel rispetto dell’Altro, anche di colui di cui nulla si condivide, è il nostro servizio al mondo, ce ne sarà sempre grato, anche se noi non lo vedremo.
Avere fede è provarci.
Si cerca di imbavagliare la voce di chi ha coraggio, invece che cercare di trovarlo in noi questo coraggio, lo uccidiamo nell’altro.
Da sempre abbiamo ucciso i migliori, è molto più facile e comodo allinearsi ai peggiori.
Buon lavoro a noi tutti. Il