Patrizia Gioia ,HUMANUS E MARKUS

ALLA MANIERA DI PATRIZIA GIOIA
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Humanus e Markus.
alla maniera di Patrizia Gioia

Si, tutti, almeno sembra, tutti pazzi per Obama.
Ma attenzione, uomini di buona e cattiva volontà che siamo, siamo stati tutti pazzi anche per altri obama, incarnatori in altri tempi di ciò che l’inconscio collettivo chiamava e ancor oggi chiama a riequlibrare una bilancia in allarmante disequilibrio.

Quel che conta è essere consapevoli che nessun obama sarà mai il “Deus ex machina” che, al posto nostro, salverà noi e il mondo.
Quel che conta è che il sogno di Martin Luther King, il sogno di ogni essere umano utopico, che sa dare anche la sua vita per il suo sogno, possa divenire realtà.
Ma ogni sogno deve poi sapere e potere lasciare posto ad altro sogno.

In ogni tempo c’è un sapere che nasce dall’esperienza personale e che è libero da ogni condizionamento istituzionale.
E’ un sapere non solo intellettuale, che arriva più dal cuore che dalla mente, un sapere che rappresenta una continuità di un’esperienza quotidianamente da allenare e tenuta in vita sempre da una minoranza di individui.
Ma è proprio questa minoranza, derisa, denigrata, uccisa che continuamente ri-costituisce la rete dell’universo, visibile e invisibile.

Chissà, forse è per questo che non ho grandi osanna per questa elezione, di cui naturalmente sono contenta, forse perché credo davvero nei sogni e so che è solo questione di tempo, di pazienza, di amore.
Ma so anche che i sogni hanno la loro ombra, e dunque ora sta a noi tutti tenerne conto, sappiamo che l’utopia senza il disincanto non esiste.

Quante volte abbiamo sbagliato le consegne e consegnato la scienza e l’arte nelle mani di ragazzini troppo viziati e scostanti, che non impersonano l’archetipo del discepolo a cui affidare integro il contenuto simbolico della trasformazione.
Ma si sa che l’intenzione consapevole o inconscia di tradire i segreti non può essere portata ad effetto e l’iniziato che sta per tradire i misteri pagherà con la morte il suo passo prima di averlo potuto compiere.

Josef Knech, il Servo de “il gioco delle perle di vetro” commette questo errore e in un lago gelato, emblema cristallino dell’acqua cosmica e al levar del sole, simbolo luminoso dell’elemento fuoco, viene colto da una morte preveggente e lancinante che giunge implacabile a proteggere il segreto dalla sua diffusione.
L’apostolo che tradisce non sfugge la morte, non fu così anche per Giuda?

Castalia,( il Regno del Padre nostro), non decade mai se non nel nostro annebbiamento mentale, esiste sempre l’ideale più alto e ci lascia sempre liberi, anche di recedere dai giuramenti pronunciati.
Ci sono tradimenti, ma non ci sono consegne.
C’è solo la personale assunzione di responsabilità.
Uccidere sempre il maestro è il solo tradimento in fedeltà possibile.
E maestro e discepolo sono in noi ogni volta da far danzare, ogni volta scoprendo un nuovo passo, danzare per perdere, danzare per trovare.
L’arte dell’amore contiene in sé anche la scienza dell’eugenetica ed entrambe danzano con la loro ombra.

Tutto è correlato, nel precedente è già compreso quello che verrà, in Bush c’era già anche Obama.
Ma comprendere cosa in Obama è “compreso” tocca ora ad ognuno di noi.
Siamo Servi, da sempre, con un cuore capace di ascolto, consapevoli che ogni cosa è eredità e promessa.
Ma una promessa è solo una promessa.
E farla fiorire, come rosa, tocca ad ognuno di noi.

Fra le opere incompiute di Goethe vi è un poema dal titolo : Die Geheimnisse” “I segreti”.
Narrano di un’accolita di 12 cavalieri templari di quell’ordine che ha come emblema una croce avvolta di rose. Il tredicesimo, o se volete –scrive Maria Franca Frola- il primo fra essi, sta per abbandonare la confraternita perché ogni singolo cavaliere ha ormai introiettato tutto l’insegnamento che Humanus, questo è il suo nome, ha loro profuso.
Alla porta dell’eremo, protetto da gole montane e da aspri dirupi, bussa un cavaliere al quale il templare, che lo accoglie, narra del prossimo doloroso evento. I 12 confratelli appartengono ognuno ad una differente religione, la loro preparazione è compiuta.
Si presagisce alla partenza di Humanus per altri mondi, che sarà il nuovo, l’ultimo venuto
a sostituirlo nella guida della comunità.
Ma l’opera si interrompe.
Quali erano stati gli insegnamenti di Humanus?
Quali nuovi insegnamenti avrebbe portato il fratello Markus?

Sempre eredità e promessa.
Ma neppure Goethe è riuscito a descrivere nei suoi contenuti reali la portata della sapienza iniziatica esperibile.
Auguri ad Obama e a noi tutti.

Patrizia Gioia, alla mia maniera
6 novembre 2088 ( Lascio questo “errore” di data..cosa contiene?!)

Patrizia Gioia ,HUMANUS E MARKUSultima modifica: 2008-11-08T16:51:00+01:00da mangano1
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