D.Allamano, Un mondo che non esiste più?

DALLA MAILING LIST DEL CIRCOLO ROSSELLI
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cari compagni
ho la vaga impressione che stiamo discutendo su un mondo che non esiste più,
un mondo in rosso (la mitica classe operaia) e nero (il bieco capitalista).
Probabilmente se avessimo letto con un po’ di attenzione Paolo Sylos Labini
saremmo in grado di capire il Mondo che ci circonda in modo più oggettivo.
Purtroppo per chi vive ancora nel mito dello scontro di classe (la Fiom è uno
di questi) il mondo è ancora quello del 13 ottobre 1980 (il giorno prima
della marcia dei quarantamila).
Così non è più, la cultura neo- liberista ha plasmato in questi quarant’anni
un mondo economico completamente diverso da quello che vivevamo fino al 1980.
Ha profondamente cambiato la configurazione del “mondo del lavoro”, che è
stato disarticolato in mille rivoli.
Tanto per esemplificare l’attuale crisi economica viene vissuta in modo
diverso tra i vari segmenti del Lavoro.
Per essere più chiaro, la recessione fa diminuire l’inflazione, per cui da un
aiutino ai ceti percettori di reddito costante (pensionati, dipendenti
pubblici, dipendenti privati a tempo indeterminato), ma nello stesso tempo
penalizza gravemente, espellendoli dal lavoro o addirittura impedendogli di
trovare il primo lavoro, i giovani precari (italiani o immigrati fa poca
differenza), ai quali si consegna un futuro da perenni disoccupati, senza
speranze un giorno di andare in pensione.
Come potete notare gli interessi si sono articolati addirittura in molti casi
sono diventati conflittuali (c’è addirittura chi ipotizza la rottura
generazionale).
Ma la cultura neo-liberista ha profondamente cambiato anche il mondo
capitalista, oggi non esiste più ” il Capitalismo” ma “i Capitalismi”, con
interessi divergenti.
Il mondo capitalista si può grossolanemnte dividere in quattro:
1. Il capitalismo finanziario che vive di rendite e di speculazioni
finanziarie (fa soldi con soldi e non produce nulla di utile per la
collettività)
2. il capitalismo fondiario, la vecchia rendita fondiaria di Adamo Smith,
3. il capitalismo dei servizi, che vive e si arricchisce sfruttando i monopoli
naturali s-venduti dal potere pubblico (es. Benetton, i capitani coraggiosi
che comprarono telecom a debito ecc.) o che ha saputo sfruttare il momento di
vuoto legislativo (Berlusconi);
4. il capitalismo industriale, che, piaccia o no, è obbligato a fare i conti
con una concorrenza spietata, generata dalla globalizzazione mercantile.
Esiste infine il micro piccolo capitalismo quasi familiare che in Italia
rappresenta l’85% della produzione.
Orbene se questa è la realtà i socialisti, se hanno imparato qualcosa da quel
gran liberal-socialista di Sylos Labini, dovrebbero essere attrezzati per
offrire risposte mirate alle questioni che vengono poste di volta in volta,
temo purtroppo che così non sia e che gli insegnamenti di PSL non siano stati
compresi a fondo, e da buon socialista liberale me ne dispiaccio alquanto.
In sintesi e nel caso specifico della FIAT dovremmo saper affrontare la
questione con razionalità, sapendo che la FIAT fa parte del quarto
capitalismo, e che come tale va trattata.
Un serio movimento socialista controproporrebbe alla proposta FIAT, tutta
aziendalistica, una regolamentazione per legge della co-gestione dei processi
produttivi con un controllo puntuale sugli investimenti e sul riparto del
margine operativo lordo generato dal miglioramente della produzione.
Nel Gruppo di Volpedo di questo ne abbiamo già parlato il 20 giugno 2009 a
Genova, su stimolo del compagno Luigi Fasce, che magari ogni tanto mi fa
incazzare, ma sovente svolge delle utili provocazioni, da buon
liberalsocialista qual è, che dovrebbero essere approfondite maggiormente.
Purtroppo in Italia siamo ancora subalterni alla demagogia populistica e
parolaia degli ex comunisti, il pensiero socialista è ancora troppo
vituperato, anche da noi stessi, per essere visto come un utile strumento per
capire la realtà e per riformarla.
Fraterni saluti
Dario Allamano

D.Allamano, Un mondo che non esiste più?ultima modifica: 2010-06-21T16:32:56+02:00da mangano1
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