Aldo Giannuli,Wikileaks: 11 settembre della diplomazia.

da www.aldogiannuli.itUnknown.jpeg

Cappuccino, brioche e intelligence n°17. Wikileaks: 11 settembre della diplomazia.

Definire il caso Wikileaks  l’”11settembre della diplomazia” come fa Frattini è forse esagerato, ma non lontano dalla verità. I toni dei giornali spesso sdrammatizzano (“tutto qui?”) ma la cosa in realtà è tutt’altro che irrilevante.
Intanto si tratta del primo “incidente diplomatico globale” della storia. Non un caso fra due o tre grandi potenze ma uno scontro imprevisto che mette in urto una grande potenza con tutto il resto del mondo. Non è cosa da nulla e non sappiamo nemmeno se questo non è che l’aperitivo, mentre l’arrosto deve ancora arrivare a tavola. E poi, almeno il profumo dell’arrosto già si sente: non si tratta solo di gossip e note di costume, confuse fra mille pettegolezzi ci sono alcune polpette avvelenate mica male!

Capiamoci: nessuna delle notizie è in sè una rivelazione di chissà quale retroscena; tutte cose che sapevamo o, almeno, immaginavamo, ma quando sotto un dubbio o una diceria ci si mette il timbro ed il timbro è quello dei Dipartimento degli Usa, le cose cambiano. Che l’Onu fosse pieno di spie era cosa scontata come il freddo di gennaio: scusate dove vorreste che andassero le spie, all’oratorio salesiano? Ma tutti, ovviamente, facevano finta di nulla. Se, però, uno dei frequentatori del Palazzo di Vetro viene preso con le mani nella Nutella e questo qualcuno, per di più,  è targato stelle e strisce, non è più possibile far finta di nulla e questo fa montare un caso senza precedenti.

Ma le cose più pesanti sono quelle che riguardano lo scacchiere mediorientale: di Karzai si dice che è un paranoico con un  fratello narcotrafficante, quel che non dispone bene per un prolungamento della missione di americani e soci in Afghanistan. Poi si dice chiaro chiaro che l’Arabia Saudita ha sollecitato un intervento armato americano contro l’Iran. Nulla di diverso da quello che si capiva e che, umilmente, avevamo scritto anche noi su questo blog già da mesi, ma, ancora una volta ci è stato messo su il timbro del Dipartimento di Stato.

Quindi: uno stato islamico ha chiesto l’intervento militare di uno stato cristiano contro un altro stato islamico. Avete idea di che argomento di propaganda è questo nelle mani dei gruppi fondamentalisti? E che spinta verso la guerra rappresenta? Pare che nel palazzo del governo a Tel Aviv stiano ballando: ci credo!

Soprattutto questa pubblicazione di documenti riservato della diplomazia americana rappresenta in sè una Caporetto per gli Usa e la sua intelligence, anche se nei file ci fosse stata la favola del gatto con gli stivali.
Il punto merita qualche spiegazione. Nella nomenclatura dei paesi Nato ci sono diversi gradi di segreto, in ordine decrescente: segretissimo, segreto, riservatissimo, riservato. Qui siamo al livello dei riservati, al massimo dei riservatissimi. Quindi pesi leggeri, mentre i pesi massimi viaggiano su  reti diverse. Però anche il canale per queste comunicazioni riservate non dovrebbe essere alla portata del primo hacker di passaggio, anche perchè dal confronto fra i diversi file si potrebbero ricavare indicazioni per individuare le fonti, con conseguente danno per la rete informativa americana.

Peggio ancora, l’iniziativa di Wikileaks era preannunciata da oltre una settimana e c’era stato il precedente dei documenti sull’Irak e l’azione di contrasto non c’è stata. Il sito è andato sotto attacco informativo solo  dopo che i documenti erano comparsi ed erano stati scaricati dai giornali di tutto il mondo.

Insomma, noi non facciamo certo il tifo per i servizi o per l’amministrazione Usa, ma a che serve pagare cifre stratosferiche per avere l’intelligence più potente del mondo per poi prendere di queste scivolate?

E qui l’analogia con l’11 settembre ci sta proprio tutta.
In secondo luogo è evidente che queste rivelazioni non possono restare senza conseguenze per gli Usa: anche se tutti sapevano tutto, ora però non si può far finta di nulla e una qualche reazione dovrà pur esserci e gli Usa si troveranno in situazioni molto imbarazzanti.

Aldo Giannuli,Wikileaks: 11 settembre della diplomazia.ultima modifica: 2010-12-02T16:38:47+01:00da mangano1
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