GIACOMO RUSSO SPENA – E su Facebook è assedio alla Camusso

GIACOMO RUSSO SPENA – E su Facebook è assedio alla Camusso
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In continuazione compare una nuova scritta sulla bacheca. Lei trattata come un Red Ronnie qualsiasi. La pagina su Facebook di Susanna Camusso è un’escalation di attacchi, critiche e veri e propri insulti: “Venduta” è lo slogan che va per la maggiore con il bottone “mi piace” clickato in ripetizione.

 Eppure la segretaria generale della Cgil ha definito l’inizio di “una nuova stagione” l’accordo siglato lo scorso 28 giugno con Cisl, Uil e Confindustria su contrattazione e rappresentanza. Non la pensano così moltissimi iscritti al sindacato che leggono nel patto un tradimento. “Possibile che a difesa della Camusso si schierino solo funzionari sindacali e nemmeno un operaio o un delegato? E poi io sono amico di nessuno, guadagno 1200 euro al mese, pago 450 euro di mutuo per la casa, i diritti devo strapparli con i denti e se permetti mi girano le palle! Cos’è, con Cisl e Uil, in tutto questo tempo di divisioni, abbiamo giocato al poliziotto buono e a quello cattivo?” si chiede sulla bacheca tal utente Chiappuz. “Riflettendo un merito ti va riconosciuto, quello di aver reso palese dove vuoi condurre la Cgil…” aggiunge Susanna. “La difendono i loro aguzzini” rincara Roberto riferendosi alla presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, convinta che l’accordo chiuda “la stagione delle divisioni”. Ad analizzare bene non ha tutti i torti.

Il patto del 28 giugno è una svolta storica per le relazioni sindacali dove, di fatto, si sancisce la subalternità ai diktat del marchionnismo aprendo una fase di pericolosa (per i lavoratori e i diritti basilari) concertazione. Senza considerare l’evidente dissociazione dalla linea polito-sociale portata avanti dalla Fiom nello scorso autunno coi referendum di Pomigliano e Mirafiori. Per la Camusso è acqua passata, quella fase va chiusa e dimenticata il prima possibile. Sulla bacheca Facebook, infatti, i metalmeccanici sono i più scatenati. Tra le tantissime critiche compare un’isolata scritta: “Ma su questa pagina commentano solo quelli di Cremaschi? Camusso non mollare”. “Forza Fiom, ora sciopero contro l’accordo” e “Adesso la Fiom si stacchi dalla Cgil” sono le repliche degli utenti.

Così mentre in Rete gira un appello che invita ad una mobilitazione sui posti di lavoro per persuadere i vertici del sindacato a ritirare la firma dal patto del 28 giugno, sicuramente per le tute blu della Cgil si apre una nuova fase. Forse di isolamento. Era il 1986 quando a Maratea il segretario nazionale di allora, Claudio Sabatini, decise per la “svolta” rompendo con le altre forze sindacali e individuando nella Fiom una quarta confederazione nazionale: “Mai più accordi senza il voto degli operai – erano le sue parole  – mai più trattative che non mettano al centro il rapporto coi lavoratori”. L’indipendenza dell’organizzazione il nuovo paradigma. Assoluto. Allora la Fiom vinse la sua scommessa grazie alla capacità di relazionarsi con il malessere percepito dal Paese, intrecciando rapporti anche con altri movimenti e la cosiddetta società civile. Ce la può fare di nuovo.

Giacomo Russo Spena

(02-07-2011)

GIACOMO RUSSO SPENA – E su Facebook è assedio alla Camussoultima modifica: 2011-07-06T16:32:18+02:00da mangano1
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