L’unica cosa che conta di Lucian Avramescu (traduzione Viorel Boldis)

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la donna è l’unica cosa che conta,
e dicco questo pur sapendo
che in tanti storceranno il naso.
la sua pelle conosce tutte le lingue della felicità,
accanto a lei, come alla terra,
capisco le costellazioni,
l’inferno e il paradiso,
la gioia e l’infelicità.
camminare a piedi dentro me stesso
mi fa sempre più bene,
per non parlare poi
dell’architettura del suo essere
che fa impallidire le più grandi cattedrali:
san pietro il duomo di milano la sagrada familia…

la donna è l’unica cosa che conta.
con il suo corpo sulle braccia
puoi attraversare un oceano
pur non sapendo nuotare,
se non nelle acque dei suoi ochi.

senza una donna,
la limousine pare una carrozza sgangherata,
il conto in banca non rende
pur essendo in crescita,
gli amici sono pieni del morbillo del tradimento,
nel vino pregiato nuotano i vermi.

c’è l’hai,
ti canta l’usignolo nel petto,
vesti la camicia dei carcerati felice
come per andare ad un matrimonio,
conti le stelle nel cielo
come un nababbo universale,
anche se nelle tasche ti fischia il vento del deserto,
t’investe il treno,
ma se ti e rimasto intero almeno un sussurro,
attraversi le lettere del suo nome
pronto a escogitare piani futuri,
dimenticandoti il carro funebre
che ti è parcheggiato accanto.

la donna, signori, è l’unica cosa
che può essere cambiata soltanto con se stessa.
la sua pelle conosce tutte le lingue della felicità,
la sua valuta è l’assegno delle illusioni
attraverso quale si superano le crisi mondiali.
ecco perché credo che la sua scienza
di farci felici o infelici,
le da il diritto
al titolo di dottore honoris causa
della nostra complicata algebra dell’anima.

la donna, signori – per non annoiarvi più –
la donna, con la sua pelle
che c’insegna l’alfabeto dei ciechi,
con le sue tazze dei seni sempre girate,
dove nessuno è mai stato capace
di indovinare qualcosa,
la donna, con tutto l’argentario del suo sorriso
e con la sua nudità che veste l’universo,
la donna è l’unica cosa che conta, signori.

L’unica cosa che conta di Lucian Avramescu (traduzione Viorel Boldis)ultima modifica: 2012-03-10T18:07:28+01:00da mangano1
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