luciana mangano,noi professori del Sud

From: luciana_mangano@hotmail.com
To: c.augias@repubblica.it
Subject: noi professori del Sud
Date: Tue, 26 Aug 2008 17:11:42 +0200
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Egregio Dr. Augias,
mi preme far notare alla Ministra della Pubblica Istruzione che le sue affermazioni anche se convalidate da Tests
universitari e statistiche dimostrano una totale “ignoranza” della situazione in cui versano le scuole italiane al Sud.
Io stessa nel corso della mia carriera ho insegnato in Scuole senza locali propri ma situate in locali privati e quindi prive
di qualunque attributo “pubblico”, prive di tutto ciò che dovrebbe rendere una scuola un “istituto in cui i ragazzi
si trovano in un ambiente favorevole all’apprendimento”. Inoltre in certi quartieri “a rischio” delle città come Napoli, Palermo
e altre del Sud, i ragazzi venivano parcheggiati da genitori privi di istruzione, a volte senza lavoro fisso, con problemi economici
che il Ministro neanche lontanamente immagina. Il libro “io speriamo che me la cavo” non era molto lontano da certe realtà.
Inoltre i problemi sociali e delinquenziali di certe zone del Sud non si possono certo paragonare alla vita “facile” delle
famiglie del Nord.
Mi preme far riflettere su mafia camorra e ndrangheta e su tutto ciò che vi gira intorno.
Comunque non è certamente separando Nord da Sud, buoni e cattvi che si potrà andare verso una vera integrazione
dei discenti nel tessuto sociale ed economico della nostra Italia.
La meritocrazia è valore del singolo che scopre di valere e non di una società che lo giudica.! Gli “ultimi” caro Ministro,
da sempre devono essere “i primi” nell’attenzione e nel cuore di un docente che educhi alla eguaglianza, alla tolleranza, al rispetto
e all’accettazione dell’altro.
I “primi della classe” che hanno alle spalle famiglie normali ed istruite imparano così che i “massimi” servono i “minimi” in senso
di servizio amorevole, di recupero delle potenzialità e che il loro “valore o i loro talenti” non diminuiranno per questo.
Io vorrei tanto che il Ministro venisse a visitare le scuole del Sud, che hanno ancora a che fare con antiche carenze:
mancano i locali, le aule sono piccole, mancano i supporti tecnologici per tutti, le palestre, i laboratori, gli spazi, il personale
assistente etc.Vorrei che Lei dottoressa Gelmini si rendesse conto di come certe scuole vanno avanti grazie alle capacità e alla “buona volontà” e al “servizio” di ottimi insegnanti che si spendono per dare speranza, fiducia, senso e dignità a chi vive situazioni di disagio sociale e familiare.
Io a malincuore e per assecondare una maggioranza, ho dovuto cedere all’allontanamento dalla scuola per un “malinteso senso dell’insegnamento di contenuti essenziali” di piccoli
geni e grandi talenti in campo artistico o musicale. Li incontro adesso a vendere frutta e verdura fuori da quella scuola che li ha rifiutati e ripetutamente “bocciati” , con uno struggente ma inconfessato desiderio di rioccupare un banco di scuola
ove la vergogna dell’età avanzata ormai non permetterebbe più il loro rientro.
Dia invece gli utili supporti a questi docenti confusi che si sentono tirare un pò a destra e un pò a sinistra.Aumenti la presenza di psicologi a scuola, di assistenti, di laboratori utili allo sviluppo di competenze anche per i più deboli.
Se proprio vuole “formare” questa classe di “fannulloni” (la invito a stare 5 o sei ore in una classe a leggere il giornale invece di lavorare…..credo che uscirebbe con i capelli dritti!) si rivolga a nuove tecniche e a nuovi strumenti in campo nazionale…..
I nuovi bambini vogliono una scuola nuova e non vecchia di 50 anni rispetto alla loro capacità e curiosità.
Sa quanti talenti sprecati da un modo vecchio di vedere la realtà e l’insegnamento.
Il mondo cambia nonostante noi e i nostri schemi mentali, i bambini sono creativi e vogliono mezzi che sviluppino la loro creatività
e noi insegniamo sempre allo stesso vecchio modo cattedratico in cui pretendiamo che essi ascoltino noiose lezioni …..
Se smettiamo di attribuire colpe e ognuno si assume la propria personale responsabilità…
Che ognuno faccia la sua parte! Sa, il vero “buonismo e forse questo voler “mantenere un vecchio mondo diviso in buoni
e cattivi per poter mantenere la visione di un Dio punitore e del “bravo cristiano” che ha così l’occasione di fare del bene e meritarsi il paradiso.
La bontà vera credo che nascerà quando riconosceremo il sacro in ogni aspetto e cosa esistente e attenderemo con pazienza “divina”
che il seme dia i suoi frutti, qualunque frutto che giovi all’individuo che si riconosca parte di un TUTTO SACRO da rispettare e di cui non abusare.
Dovremmo insegnare l’equilibrio e la prevenzione del disagio e la liberazione dallo stesso che non avviene quando ci “uniformiamo”
con un bel grembiulino, ma quando riconosciamo la bellezza della diversità e iniziamo a rispettare il filo d’erba, il libro di testo, l’aula
che occupiamo e il pianeta che ci ospita, che ha immenso bisogno di amore e rispetto.
Dovremmo diventare educatori di equilibrio interiore e dare esempio di tale equilibrio.
Forse inserire 20 minuti di meditazione obbligatoria per insegnanti e alunni ogni mattina prima di iniziare qualunque attività
guidati da un insegnante di Yoga o altro maestro di programmazione neuro linguistica, darebbe migliori risultati in un reale cambiamento
di ognuno di noi, anche Suo personale signora Ministro…..
E cambiando noi stessi cambia la società e il mondo e la finiamo di sparare giudizi e sentenze!

luciana mangano,noi professori del Sudultima modifica: 2008-08-26T17:21:00+02:00da mangano1
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