Irene Spagnuolo, Classici dell’omosessualità

dal CORRIERE DELLA SERA

classici dell’omosessualità
Irene Spagnuolo – 19.11.2006
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recensione a PAOLO ZANOTTI e alla antologia di letteratura omosessuale RCS

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L’antologia di letteratura omosessuale a cura di Paolo Zanotti edita da RCS Libri – radiciBUR è un viaggio affascinante e dotto tra gli scritti di un tempo in cui l’omosessualità era ancora negata, condannata o relegata nello spazio del silenzio. Un mondo proibito. Siamo nella seconda metà dell’Ottocento: un’epoca in cui sono molti i testi abbandonati e lasciati inediti oppure non firmati, un’epoca in cui la minima e più comune forma di autocensura era quella di cambiare sesso ai personaggi. L’omosessualità non si nomina, si ricorre a perifrasi ed eufemismi vari e si usa un linguaggio cifrato. Abbondano le allusioni, talmente sottili da essere quasi impercettibili, e la celebrazione di amori platonici.
E’ nella seconda metà dell’Ottocento comunque che ha origine la parola omosessualità, e ancor più usato il termine inversione. Fino ad allora ad essa si faceva riferimento parlando di sodomia (secondo la traccia religiosa) o pederastia (secondo quella classica). In effetti fino a quel punto ciò che si era messo in primo piano era l’atto omosessuale e non l’identità. Sappiamo bene quanto note e diffuse fossero le pratiche omosessuali senza che a ciò si riconducesse però un orientamento stabile delle persone. E’ solo appunto nel secondo Ottocento che si afferma l’idea di una categoria di persone diverse dagli eterosessuali.
Un grande pregio dell’antologia di Paolo Zanotti è la scelta di non inserire solo testi celebri ma di accompagnarci nella conoscenza anche di brani meno famosi e di più difficile interpretazione. E di farlo, pregio ancora maggiore, con rigorosa analisi, profonda conoscenza, spirito acuto e vivace.
Il cammino tra i racconti è condotto magistralmente da Zanotti che offre con dovizia notizie storiche, particolari, riflessioni, collegamenti. Ed ecco che la suddivisione del libro ci aiuta ad entrare nelle pieghe e nelle sfumature di genere e stile di una letteratura ricca e variegata.
Incontriamo I Neoplatonici di Luigi Settembrini, testo notevolmente esplicito nella narrazione delle vicende sessuali dei protagonisti ma nel quale il rapporto tra i giovani Doro e Callicle è presentato con fiabesca purezza e grande valore umano. L’amore carnale dei due protagonisti durerà tutta la vita ma sarà comunque affiancato da quello eterosessuale: ciascuno di essi amò ed onorò la donna sua.
Leggiamo le splendide e bizzarre pagine de Lo scolaro di Henry James dove il tema omosessuale non è mai svelato e si risolve nella vecchia tradizione della relazione tra maestro e allievo in cui la componente omoerotica non è espressa e si diletta tra seduzione intellettuale e paternità spirituale. Ci lasciamo prendere dall’intensità inquieta e inquietante de Il ritratto di Mr. W.H. di Oscar Wilde. Entriamo poi nella favola, in quella particolare tendenza al fantastico della letteratura omosessuale che traduce forse il bisogno di fuga, di linguaggio cifrato, di rifugio nell’immaginazione, con La Sirenetta di Hans Christian Andersen.
Per le donne, pur considerando che l’identità lesbica ha impiegato più tempo a diventare riconoscibile ed esse non avevano il privilegio di molte “antenate” illustri a parte Saffo, la letteratura omosessuale femminile ci offre nella selezione di Zanotti un pezzo tratto da Nanà di Emile Zola e il bel racconto Felicità di Katherine Mansfield.
Molti altri brani compongono la raccolta : le pagine di Marcel Proust da Il tempo ritrovato, di Herman Melville da Moby Dick, di André Gide da L’immoralista e altre ancora.
Paolo Zanotti ha compiuto un ottimo lavoro storico di raccolta, di inquadramento, di approfondimento.

Irene Spagnuolo, Classici dell’omosessualitàultima modifica: 2008-11-20T19:07:00+01:00da mangano1
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