Andrea Mastrandrea,Gli stupri, Berlusconi e i raid

da Sotto Sopra
blog sociale a cura di Angelo Mastrandrea

Gli stupri, Berlusconi e i raid di Forza Nuova
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• Il fatto lo conoscono ormai tutti. A Guidonia, un comune alle porte di Roma, si consuma un efferato stupro con rapina: cinque uomini incappucciati assaltano una coppia di fidanzati appartati in auto, rinchiudono lui nel bagagliaio e abusano a turno di lei. Poi li rapinano. Il caso finisce sulle prime pagine dei giornali, vuoi per l’efferatezza (perché di stupri ne avvengono purtroppo a centinaia e in tutta Italia, e la maggior parte non fa notizia) vuoi perché il giorno prima un’altra donna era stata violentata alla fermata dell’autobus in una periferia romana, a Primavalle, e contemporaneamente era stato rintracciato l’autore di un’altra violenza, avvenuta la notte di Capodanno sempre nella capitale in una festa patrocinata dal Comune. Vuoi soprattutto perché Alemanno, e in generale la destra, sull’emergenza sicurezza ci aveva vinto le elezioni e ora la stessa emergenza gli si ritorce contro con un incredibile effetto boomerang. La risposta di Berlusconi è l’ennesima battutaccia che sembra però un’istigazione allo stupro: ci vorrebbero tanti soldati per quante sono le belle ragazze (in riferimento a un’altra sua boutade del giorno precedente: invieremo 30 mila soldati nelle città). Ma se la destra di governo tenta di fare la faccia dura e allo stesso tempo prova a minimizzare (“gli stupri sono diminuiti”), c’è un’altra destra che invece sa bene come comportarsi. E’ accaduto infatti che a Guidonia sabato
sera è scesa in piazza Forza Nuova, e un gruppetto di neofascisti armati di
mazze da baseball ha pensato bene di assediare un bar dove si erano
asserragliati cinque albanesi, colpevoli solo di essere tali. Non è la prima
volta che avviene la caccia allo straniero (chi si ricorda di un analogo
episodio avvenuto qualche anno fa in Lombardia prima ancora dei raid
anti-rom di Opera e Ponticelli?), specie in posti dove l’estrema destra ha un
buon insediamento (e Guidonia è uno di questi). Ma la risposta democratica
latita. Se è vero che le parole a volte sono come pietre (e questo andrebbe
spiegato a Berlusconi e a qualche leghista), non è che la politica della paura
ci sta facendo abituare un po’ troppo sia alle parole che alle pietre?
di angelo mastrandrea
pubblicato il 26 gennaio 2009
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2 Commenti a “Gli stupri, Berlusconi e i raid di Forza Nuova”

1.
2. adriana Scrive:
26 gennaio 2009 alle 12:38
3. La prima cosa che mi viene in mente dal corto circuito: stupri-raid
razzista-battuta berlusconiana è che appartengono alla stessa
cultura-mentalità: sono ben consapevole della differenza tra fatti e parole,ci
mancherebbe altro, ma legano questi tre “eventi” uno stesso disprezzo -e
conseguentemente la stessa prepotenza- nei confronti di deboli, “inferiori” o
meglio inferiorizzati, da proteggere quando è il caso(belle ragazze, che se
proprio vogliono uscire siano almeno accompagnate da qualche uomo,
padre, amico, fratello, fidanzato, marito, anche se a volte non basta, come
abbiamo visto)o da punire, colpire, scacciare (migranti, emarginati
economicamente e socialment), salvo che poi le suddette belle ragazze
possono diventare vittime di soprusi (dalla persecuzione, alla violenza fisica
e psichica, all’assasinio) se si ribellano alle pretese dei soggetti tutelanti. Il
tutto per molti uomini, senza distinzione di paese, religione, cultura.

1.
2. Antonio Aghilar Scrive:
26 gennaio 2009 alle 17:36
3. Ma, che dire: quando la cronaca si fa politica, si è già a un passo dal
baratro…
Perchè quando l’evento nefasto, l’orrore e l’atrocità si materializzano, andare
a cercare delle cause che affondano in qualche malfunzionamento
dell’Organizzazione economica e Sociale in cui viviamo (è di questa
organizzazione soltanto che in teoria dovrebbe occuparsi la politica…) è
sempre uno sport da speculatori dello squallido oppure una “competizione tra
celebranti dell’isteria collettiva”.
Le dichiarazioni del Centro(?)Destra(!) durante la campagna elettorale mi
hanno sempre provocato una sorta di nausea, non già per la (in)opportunità
di speculare su tragici e squallidi eventi che potrebbero verificarsi in ogni
luogo e in ogni dove e dai quali non c’è esercito che ti possa proteggere,
quanto piuttosto per il fatto che in nome del tema della “sicurezza” si è
mobilitata tutta la politica nostrana. Una politica che ormai da anni “vive del
caso singolo”, con i politici che più che “scienziati della società al servizio del
popolo” sono dei personaggi (neanche troppo telegenici) da “reality-show”:
vince chi “porta a galla” il maggior numero di isterie collettive. Che sia quella
(ancestrale ma indotta) della sicurezza. O quella della (acquisita ma
spontanea) della disoccupazione il risultato non cambia: si vive sempre “il
momento contingente”. E il domani? IL Domani si vedrà. Anzi. Domani è
un’altra puntata…

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Andrea Mastrandrea,Gli stupri, Berlusconi e i raidultima modifica: 2009-01-26T19:39:00+01:00da mangano1
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