Beno Fignon, ( aforismi di gennaio)

BENO FIGNON, il pungitopo e l’agrifoglio
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tel. e fax 02.410.233 – 333.3433.595 (solo segreteria)
benofignon@interfree.it
Milano, gennaio 2009

(Il pungitopo Bush del gelido inverno è stato sostituito dall’agrifoglio natalizio Obama.

Bush: commiato con assegnazione di scarpe pesanti.
Obama: arrivo con scarpe leggere per la danza).beno1.jpg

***
4336 – In tempi di crisi economica viene potenziato il pensiero. Infatti basta il pensiero.
4337 – Le scale mobili risolvono qualche problema di deambulazione, ma paralizzano l’animus soccorritore.
4338 – Desistenza da intelligenza o da acquiescenza, non è la stessa scienza. 4339 – Se noi siamo di “noantri”, ci danno l’assegno per l’accompagnamento.
4340 – Il motto di chi percorre la via della conoscenza non può essere: “Non può essere!”.

beno2.jpg4341 – Forse nel XX° secolo l’umanità si è cotta a dovere. La cotta del ciclista.
E mai che in tutta la sua storia abbia preso una cotta per se stessa.

4342 – Il linguaggio, al massimo, è arrivato a dire “papà”.

4343 – Non fare obiezioni alla luce. Goderla.

4344 – Chi si assoggetta naturaliter al prepotente di turno, è più disperato
dello stesso prepotente. Stiamogli vicino.

4345 – Avendo imboccato il viale del tramonto, preferiva ricordare chebeno3.jpg
Vialone era una marca di riso, poiché c’era poco da ridere.

4346 – Ormai l’uomo ha il dominio sulla natura. Esclusa la propria, e per
essere aiutato nell’impresa pagherebbe anche una badante.

4347 – Poeti. È poeta chi dice con eleganza il suo inelegante dolore o chi
sceglie di non dire in bella forma la sua bella sostanza di vita? Prendiamoli
come vengono.

4348 – Se sei stato un buon musico della vita quando eri forte, nella
debolezza sarà il Signore stesso a cambiarti il registro.

4349 – Da come nutriamo la tigre della libertà dipendono le sue zampate.

4350 – Parimenti cruciale è vincere il male oscuro o lasciarsi oscuramente
vincere dalla luce.

4351 – La vita di Dio è dare la vita. (P. Sequeri)

4352 – L’inverno scopre i nidi. L’inferno scopre i nodi.
L’inverso scopre i mali. L’intenso scopre i mari.
L’intuito scopre i nudi. L’intento scopre i miti.
L’inventario scopre i vuoti. L’invenzione scopre i dati.

4353 – Chi riceve una carezza, riceve un mandato e i relativi mezzi necessari
per espletarlo.

4354 – Nel paradiso terrestre non esistevano rumori, ma solo suoni. Per
questo la nostra musica è pura nostalgia.

4355 – Sono le grandi domande dell’uomo, anche in assenza di risposte, che
danno senso al cinguettare degli uccellini.

4356 – Qualcuno si presenterà all’eternità in aliante e così si riproporrà il
dilemma formica/cicala.

4357 – Dopo aver impiegato una vita a scaldare i motori, la morte ci obbliga al
decollo “a freddo”.

4358 – La fede alta non ci solleva quanto la piccola fede tenace ci rende
grandi.

4359 – “Scusi, lei che è abbastanza ateo, potrebbe parlarmi della ragione?
Sa, io viaggio con la fede”. (Spunto da P. Sequeri)

4360 – La vita è sacra. Salvo aggiustare il tiro.

4361 – Molta filosofia non riconosce il Dio della Rivelazione, che, per altro, se
non esistesse, avrebbe ardentemente desiderato e audacemente intuito.

4362 – Allah è tanto grande da occupare piazza Duomo e da non avanzargli
neanche un angolino per la reciprocità. Nemmeno per il Dio cristiano che pur
si è fatto piccolo.

4363 – C’è un modo di interrogare Dio che è una intimidazione a non
rispondere.

4364 – Statistiche. Il 90% degli psicanalisti sono atei. È comprensibile. Gestire
miliardi di sinapsi mentali non concede tempo per i vesperi cantati.

4365 – Aiutati che il ciel t’aiuta. Si applicava la clownterapia davanti allo
specchio.

4366 – Essendo il mondo sempre sotto disgrazia, i volonterosi buonisti
possono in qualche modo giovare. Ma scottati alla brace per asciugarli un
po’.

4367 – Sì, tutto è complesso, tutto si ramifica, ma la rettitudine e la semplicità
tutto decifrano e, all’occorrenza, demistificano. E al primo apparire.

4368 – Il vagone del metrò è caldo e accogliente. Lei, sollievamente (da
“sollievo”) seduta, è a pag.900 delle 1300 del grande romanzo. Si sente
molto avanti nella meritevole impresa.

4369 – La bassa politica dei prezzi alti, abbassa ulteriormente la politica
senza speranza di rialzo.

4370 – Forse la gloria dell’uomo si concentra nell’attimo in cui sta per essere
abbattuto.

4371 – Il cristianesimo nonostante abiti nel paradossale, annunci l’ineffabile,
s’immerga nelle promesse, assuma l’impossibile, indica delle certezze. E noi,
incerti o onnipotenti, teniamo accuratamente d’occhio il passaggio dell’ultimo
vagone.

4372 – La virtù sta nella medietà economica.

4373 – Il pensiero della morte non intralci la vita. Esso si limiti a commuoverci,
per un attimo, quando siamo all’apice di una felicità.

4374 – Essere vulnerabili è vivere alla presenza della ferita. Essere feriti è
rispondere all’appello.

4375 – I tre sistemi immunitari (fisico spirituale morale) sono vasi comunicanti,
solidali nel non concedere immunità improprie.

4376 – Fatta di giorni che naufragano, ma che non affondano, è la vita.

4377 – Abbia grandezza la contestazione radicale, non patologia.

4378 – Si era imposto di non piangere mai, per non cadere nelle mani di Dio.
Ma anche per il riso aveva scoperto che lui aveva una rete di scorta.

4379 – Una madre porta dentro il figlio per nove mesi e fuori per novant’anni.

4380 – Esortazione all’ateo: “Sii uomo, per Dio! Dagli credito!”.

Approfitto dello spazio per dare notizia dell’uscita, entro un paio settimane,
del mio libro

“Lei domani sciopera?
Memorie del Consiglio di Fabbrica
Dalmine S.p.A.
Sede centrale di Milano”

Bibliolavoro editrice, euro 14.00
Bibliolavoro, Viale Fulvio Testi, 42 – 20099 Sesto San Giovanni (Mi)
02.2442.6244 – info@bibliolavoro

Beno Fignon, ( aforismi di gennaio)ultima modifica: 2009-01-26T19:30:00+01:00da mangano1
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