L.De Angelis, Ritorna Pippi Calzelunghe

Da notizie radicali n.872
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All’Argentina ‘Pippi Calzelunghe’ bambina irriverente e anticonformista
di Lucio De Angelis

“Con le origini scandinave di mia moglie a casa ci siamo sempre ritrovati a parlare svedese. Naturale che alle mie figlie, quando erano bambine, raccontasse non una ma mille volte la fiaba di ‘Pippi Calzelunghe’, come l’aveva raccontata, o meglio inventata per la sua bambina a letto per un’influenza, la scrittrice Astrid Lindgren”: così Gigi Proietti parla dello spettacolo che gli sta a cuore e che è andato in scena con un tripudio di spettatori grandi, piccoli e anche piccolissimi al Teatro Argentina.

L’attore ci ha spiegato ancora alla vigilia del debutto della favola musicale, come da sempre aveva avuto in mente di trasferirla in teatro, per una riduzione in italiano, dopo le 186 traduzioni operate in ogni parte del mondo. Va detto che la prima edizione di ‘Pippi Calzelunghe’ avvenuta nel suo Paese d’origine risale al 1941 e qui da noi è arrivato in seguito più di un film e ne è stata realizzata anche negli anni Settanta una serie televisiva.

La storia della bambina che afferma la sua voglia di vivere e quell’indipendenza femminile che da sempre appartiene alla sua gente, ha incantato genitori e figli. Pippi, quindi, non è affatto una bimba piagnona, col suo fantasticare trasfonde a chi l’ascolta simpatia e buonumore. Vivace, indisciplinata, allegra, anticonvenzionale, un vortice irresistibile di allegria e fantasia, il suo personaggio è stato inquadrato come quello della ‘bambina irriverente’ modello di intelligenza per più di una generazione, in cui ha inculcato idee, spunti, stimoli, conferme ed un modo di essere differente da quello tradizionale.

Consegnando al Teatro di Roma note e contronote per la più scrupolosa realizzazione di questo spettacolo, Gigi Proietti si è volutamente tenuto lontano dalle prove operando solo una professionale supervisione e affidandosi in tutto e per tutto alla gioiosa regia di Fabrizio Angelini, coadiuvato nel suo intenso da fare da Gianfranco Vergoni.

E questi ha lavorato con appassionato impegno, sulla versione italiana di Sagitta Alter e Carlotta Proietti, nella splendida rielaborazione scenica e nei costumi, ideati da Susanna Proietti. Insomma la mamma e le sue bambine fattesi adulte, hanno avuto il piacere di trasferire sul palcoscenico la stupenda storia impressa nella loro mente e nel loro cuore.

Le musiche di Georg Riedel e Andre Berglund, fanno da sfondo alle vivaci canzoni eseguite dagli interpreti, per la direzione musicale dipippi1.jpg Giovanni Monti: tra questi emerge senz’altro il ruolo di Pippi Calzelunghe, che Eleonora Tata già allieva dell’Accademia Silvio D’Amico, svolge con tutto l’argentovivo e il candore previsti dal suo personaggio, magari c’è chi ha trovato che l’attrice sia troppo grande coi suoi ventiquattro anni per calarsi nelle vesti della piccola Pippi, ma qui si entra nel gioco del teatro, ovvero nel rapporto tra l’attore e la figura in cui deve immedesimarsi con la massima convinzione. Cosa che la nostra protagonista fa senza bambineggiare e non andando mai sopra le righe.

Ed eccola quindi in perfetta sintonia con le proprie lentiggini, i capelli arancione e le inconfondibili trecce, a proporre la simpatia e la capacità di comunicare di una creatura travolgente, piena di forza vitale e forse un po’ rude negli atteggiamenti, che si comporta proprio con la stessa libertà dei ‘grandi’.

Ella è in sintesi una bambina che vive da sola in una grande villa, Villa Villacolle, con l’unica compagnia di un cavallo a pallini neri chiamato Zietto (una macchina teatrale favolosa, che ha conquistato fin dalla prima apparizione adulti e piccini) e una scimmietta di nome Signor Nilsson. Non ha la mamma, e il babbo è un pirata in giro per i mari del mondo. Non va a scuola e ha una forza quasi sovrumana; gli unici ragazzini che fanno amicizia con lei sono i due fratelli Tommy e Annika, con i quali Pippi condivide molte avventure.

Lode a pieni voti quindi per Eleonora Tata nella parte di Pippi, e lo stesso dicasi con altrettanto apprezzamento per l’inesauribile dose di capacità ed entusiasmo di Emiliano Geppeti, Alessandro Salvatori, Alessio Conforti, Alice Parente, Altea Russo, Maurizio Palladino, Chiara Costanzi, Andrea Gherpelli, Enrico D’amore, Alex Mastromarino.

Ciascuno e tutti contribuiscono a questo coloratissimo ed elegante spettacolo trapunto di canti, di danze acrobatiche, di colori e di spumeggiante allegria: una festa senza precedenti per ricordare agli spettatori che si può fare, come è stata fatta, una gran bella operazione teatrale rivolgendosi con allegria, energia e voglia di vivere al mondo senza confini dell’infanzia.

Teatro: Teatro Argentina
Città: Roma
Titolo: Pippi Calzelunghe
Autrice: Astrid Lindgren
Adattamento teatrale: Staffan Gotestam
Musiche: Georg Riedel e Anders Berglund
Versione italiana: Sagitta Alter e Carlotta Proietti
Supervisione: Gigi Proietti
Regia e coreografie: Fabrizio Angelini
Interpreti: Eleonora Tata, Emiliano Geppetti, Alessandro Salvatori, Alessio Conforti, Alice Parente, Altea Russo, Maurizio Palladino, Chiara Costanzi, Andrea Gherpelli, Enrico D’Amore ed Alex Mastromarino
Scene e costumi: Susanna Proietti
Produzione Teatro di Roma
per gentile concessione della Fondazione Astrid Lindgren

L.De Angelis, Ritorna Pippi Calzelungheultima modifica: 2009-03-03T21:41:00+01:00da mangano1
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