Stefano Bartezzaghi,Baco e bacedifo

dal blog lessicoenuvole , 26 marzo 2009

STEFANO BARTEZZAGHI
stefano.jpg

BACO E BACEDIFO
Una postilla alle puntate sul Venerdì dedicate al bacedifo.

Molti lettori si sono stupiti che io non abbia citato un illustre precedente del bacedifo e di tutti i giochi in cui si cambiano in particolare le vocali.

Non sono andato a controllare il testo ma, per come me lo ricordo, ion Lessico famigliare Natalia Ginzburg racconta che un suo fratello da ragazzo ripeteva sempre la frase misteriosa “Il baco del calo del malo”. In una famiglia in cui tutto parlavano in modo peculiare non ci si faceva caso più di tanto. Il mistero fu sciolto quando il fratello completò il paradigma:

Il baco del calo del malo
Il beco del chelo del melo
Il bico del chilo del milo

… “fino allo inevitabile approdo”.

Scrivendo di bacedifo avevo in mente il precedente, a cui lo stesso Dossena dedica un acuto commento, in Garibaldi fu ferito: “Il punto di arrivo è gratificante non solo per trasgressività ma anche per ragioni di pura semantizzazione. Si arriva infatti a tre sostantivi ben riconoscibili e ben concatenati sul piano della logica e dell’immagine, mentre “con le altre vocali” si hanno parole nonsensiche e non concatenabili”. Insomma: quando dall’oscurità si stagliano parole di forma comune e comprensibile siamo contenti. Se queste parole sono trasgressive e noi siamo nell’età giusta siamo ancora più contenti.

(26 marzo 2009)

Stefano Bartezzaghi,Baco e bacedifoultima modifica: 2009-03-26T20:08:00+01:00da mangano1
Reposta per primo quest’articolo