Fabio Monti, Moratti e Balotelli

PRESIDENTE INTERVIENE CON DUREZZA: «MI ASPETTO LE SCUSE DI FIGC E JUVE»
Moratti: «Avrei ritirato l’Inter dal campo»
«I cori contro Balotelli sono stati terribili, ma ormai ci si sta abituando al razzismo da stadio»
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da LA STAMPA. 20 maggio

MILANO – «Se saltelli, muore Balotelli»: è stato il coro più gettonato, ma non l’unico, ascoltato sabato sera allo stadio Olimpico di Torino, dopo le uova fresche lanciate contro il pullman nerazzurro. Con Massimo Moratti presente a Torino, Juve-Inter avrebbe avuto un altro finale. A spiegarne il perché è stato lo stesso presidente dell’Inter, che dal 2001 non mette piede a Torino: «Se fossi stato allo stadio, a un certo punto avrei lasciato il mio posto in tribuna, sarei sceso in campo e avrei ritirato la squadra. Perché c’è un limite a tutto. Quello che trovo terribile è che quei cori siano stati fatti da almeno quattro quinti dello stadio e da parte di chi aveva l’orgoglio di farli ed era felice di cantarli.
Tutto questo va al di là della partita, del risultato, dei gol fatti e di quelli sbagliati. E la cosa che più mi ha fatto impressione sono stati i commenti dei media, a cominciare da quelli delle tv: soft, per non dire assolutori. Come se si trattasse di fischi, che sono abbastanza normali negli stadi di tutto il mondo. E questo mi indigna: significa che sta crescendo una certa assuefazione al razzismo. In compenso, ho ascoltato continue critiche in diretta e in differita a Balotelli, per quello che faceva in campo. Io invece sono convinto che Mario, continuamente provocato, abbia avuto un comportamento civilissimo e abbia dimostrato una grande maturità. Mi aspettavo le scuse della Federcalcio e della Juve (arrivate in serata, ndr), non a me o all’Inter, ma al ragazzo, per quanto ha subito a Torino. Ho anche pensato che la partita potesse essere interrotta dall’arbitro, ma mi sono sbagliato. Di certo, tutta la squadra ha lasciato Torino molto scossa». Fin qui Moratti. Seguito in serata da Sergio Campana, presidente dell’Assocalciatori, che ha espresso solidarietà a Balotelli, ribadito «l’impegno di tutti i calciatori nella lotta contro ogni forma di razzismo». Ora toccherà al giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, che domani si esprimerà sul caso. La Juve rischia la squalifica dell’Olimpico, in base all’art. 11 del Codice di giustizia sportiva (comma 3), che prevede una vasta gamma di sanzioni dalla multa (fino a 50 mila euro) alla chiusura di parte o di tutto lo stadio (con successiva partita giocata senza pubblico) fino alla partita persa a tavolino.

Le norme interne della Federcalcio sono invece diverse da quelle di Fifa e Uefa, che prevedono per episodi di razzismo così palese la sospensione della partita. Il portavoce dell’Uefa, William Gaillard, aveva spiegato a ottobre che i vertici della Federcalcio europea avrebbero difeso fino in fondo l’operato di un arbitro che avesse interrotto la partita per cori razzisti. In Italia lo stop, sollecitato non dall’arbitro, ma dal rappresentante dell’ordine pubblico, è possibile solo in presenza di striscioni o simboli (art. 62 delle Noif), come spiegato in tv dal presidente dell’Aia, Nicchi. Nel frattempo la polizia sta indagando sui cori: gli investigatori della Digos stanno esaminando riprese video per individuare i responsabili. Ma chi era allo stadio sa che saranno stati almeno in 20 mila. Raramente uno stadio italiano ha dato prova di tanta compattezza.

Fabio Monti
20 aprile 2009

Fabio Monti, Moratti e Balotelliultima modifica: 2009-04-20T19:41:00+02:00da mangano1
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