Giulio Stocchi, Mi condurrai per mano

Mi condurrai per mano e io sarò cieco
e mi dirai: guarda io sono il fiore che t’era destinato
la luce che attendesti il profumo la rugiada
il canto Non vedi?: alla foce dei fiumi le acque
si confondono le città che caddero le urla il fumo il pianto
solo resiste quest’ombra leggera che tu non vedi e ti cammina
accanto