A.Piperno,L’ ETERNO, LOGORANTE PRESENTE DI UN SOGNO

 

 

 

18, PIPERNO .jpegQualche mese fa  ero in macchina con un amico sulla autostrada che unisce Tel Aviv a Gerusalemme. Il mio amico è un ebreo fiorentino che vive in Israele da 30 anni. Uno tosto, spartano, di sinistra, che ha passato la giovinezza in uno degli ultimi kibbutz… lo subissavo di domande… lui si mostrava reticente. Come se fosse stanco di parlare sempre delle stesse  cose.. A un certo punto , con tono asettico, mi fa : ” presto verrà la Terza Intifada  che sarà più violenta della Seconda, poi verrà la Quarta che sarà più violenta della Terza- E così via”.
” E voi?” gli ho chiesto. ” E noi cosa possiamo fare?”. In quel momento avrei voluto scuoterlo e gridargli… ma il suo pessimismo era così dimesso  che finì con il contagiarmi: già, cosa possono fare? chi può farci qualcosa? George Steiner una volta definì Israele ” Un sogno triste”. Altro che triste; la verità è che ancora una volta la Storia è riuscita a trasformare il desiderio di normalità dell’ebreo in un incubo estenuato e senza scampo.

ALESSANDRO PIPERNO, L’ ETERNO, LOGORANTE PRESENTE DI UN SOGNO CHIAMATO ISRAELE,     il corriere della sera, 2 giugno p.40

A.Piperno,L’ ETERNO, LOGORANTE PRESENTE DI UN SOGNOultima modifica: 2010-06-02T17:09:56+02:00da mangano1
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