Marcello Sorgi, I conti veri si faranno dopo il voto

DA LA STAMPA

14/4/2011 – TACCUINO

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I conti veri si faranno dopo il voto
MARCELLO SORGI

Malgrado il clima pessimo in cui è maturata, aggravato dalla campagna elettorale in corso per le amministrative, l’approvazione del «processo breve» da parte della Camera era scontata. Berlusconi ha voluto sottolineare la sua sicurezza dando vita prima della votazione finale alla conferenza stampa con il ministro Tremonti dedicata ai progetti di riforme economiche del governo, e lasciando così intendere che per lui ieri era una normale giornata di lavoro.

Messa a dura prova dallo scontro parlamentare, la nuova maggioranza ristretta, nata dalla scissione del Fli e dalla nascita dei Responsabili, alla fine ha tenuto. Il premier sostiene che si tratta di una coalizione più esile ma anche più compatta. In realtà il collante di questa versione di fine legislatura del centrodestra è composto di due elementi abbastanza trasparenti: la paura delle urne, o se si preferisce la volontà di arrivare al 2013 dei parlamentari che non hanno elementi per valutare le probabilità di una loro eventuale riconferma o ricandidatura e al momento la considerano imprevedibile e quanto mai incerta. E l’aspirazione di molti di loro a salire sul carro del governo, sul quale di qui a poco dovrebbero liberarsi un paio di posti veri e una serie di strapuntini per sottosegretari.

La difficile primavera di Berlusconi procederà con queste incognite, che continueranno a manifestarsi nelle votazioni parlamentari con assenze e franchi tiratori, a meno che il presidente del consiglio non riesca a stabilizzare la sua maggioranza con un rimpasto, venendo incontro ai desideri dei più irrequieti tra i suoi nuovi sostenitori. Il compito si presenta arduo anche per le condizioni in cui versa il partito del presidente, che ha trascorso la nervosa vigilia del voto di ieri tra pranzi e cene di corrente, e risulta animato da un tutti contro tutti con un unico punto di coesione nell’obiettivo di ridimensionare lo strapotere del ministro Tremonti. Il quale, per nulla turbato dall’effervescenza interna del Pdl, che giudica, non del tutto a torto, inconcludente, prepara ormai apertamente una manovra di aggiustamento dei conti orientata, anche stavolta, su tagli ai fondi dei ministri per evitare di dover agire sulle tasse.

Governo e maggioranza escono dunque abbastanza provati dall’ennesima vicenda della nuova legge salva-premier. Ma la consolazione, per Berlusconi, è che anche l’opposizione, dopo la battaglia dell’ostruzionismo, si presenta sfiancata e priva di iniziativa. I conti di questa logorante prima metà dell’anno si faranno dopo il 15 maggio, risultati delle elezioni alla mano.

Marcello Sorgi, I conti veri si faranno dopo il votoultima modifica: 2011-04-15T16:27:26+02:00da mangano1
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