IL REATO SESSUALE NON E’ MAI “MERAMENTE INDIVIDUALE”
“Dalla preistoria al presente, credo che lo stupro abbia avuto un ruolo
fondamentale. Non è nient’altro che un consapevole processo di intimidazione
per mezzo del quale tutti gli uomini tengono tutte le donne in uno stato di
paura”
(Susan Brownnmiller, citata in Quintessenza di Mary Daly, ed Venexia, pag.
39).
Dovete negare la realtà di questa paura, giudici della Corte Costituzionale,
per affermare che lo stupro di gruppo sia un atto sostanzialmente
individuale, derubricabile e punibile con pene alternative al carcere.
Bisogna ascoltare le donne, prima di parlare, di legiferare e di sentenziare
in materia di reati sessuali.
La responsabilità di un atto di violenza è individuale, certamente; ma
all’interno di una corresponsabilità collettiva, di genere e non solo, fatta
di modelli, di imitazioni, di complicità, di omertà, di carenze formative,
frutti avvelenati di una cultura patriarcale e misogina che richiederebbe
ben altra consapevolezza di quella che anima la gran parte del genere
dominante.
Ogni uomo è corresponsabile, anche chi non ha mai fatto del male a una
donna; ogni uomo è corresponsabile per il solo fatto di appartenere al
genere maschile, quello composto da “tutti gli uomini”… e finché questo
stato di paura non sarà cancellato dalla vita di “tutte le donne”, la nostra
corresponsabilità non potrà essere negata. Aiutiamoci a bandirla dalle
nostre relazioni e dalla vita del mondo!
Beppe Pavan