Monica Maria Seksich ,la minima parte

 

 

Unknown.jpegNon sono tempi semplici. Inutile spiegarne ancora i motivi o darne nuove versioni. Tutti si sentono in diritto di parlare e di dire la loro e di insegnarci come si dovrebbe vivere in un momento di crisi. Non voglio ascoltare più e non voglio unirmi al coro.
Non ho idee per cambiare il mondo. Sto lavorando con grande fatica per provare a cambiare me stesso. Per essere un uomo migliore, degno di essere definito umano.
Mi viene in mente una storia, riguarda Sabina Spielrein. Penso a lei, all’Asilo Bianco del quale era direttrice. Al suo progetto di educare i bambini alla creatività, insegnare loro la libertà per poter diventare uomini davvero liberi. Davvero. Penso alla sua speranza di dare al futuro esseri umani meno violenti. Lei, la prima paziente di Jung. Isterica, anoressica, con problemi di controllo della defecazione. Educata alla violenza da un padre selvaggio. Jung sperimentò con lei per la prima volta il metodo della psicanalisi fondato da Freud. La liberò dagli incubi e regalò al mondo una donna straordinaria, capace di ribaltare la propria vita e di influenzare quelli che ancora oggi sono considerati i pionieri della psicanalisi.
Ci sono donne e uomini che con i loro gesti e le loro parole ci indicano una via. Una via difficile, dolorosa e faticosa, che parla di impegno e ricerca di sé (c’è forse un atto più sacro della ricerca di se stessi?, scrive Irvin Yalom citando Nietzsche).
Le rivoluzioni si fanno nel ventre. Non esiste un atto più rivoluzionario di diventare esseri umani migliori.
Si deve partire dal basso. Dal piccolo. E dare riguardo e valore a tutto ciò che è considerato minore.
I Dettagli Minori è anche questo.

Monica Maria Seksich ,la minima parteultima modifica: 2012-07-27T15:51:52+02:00da mangano1
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