Armando Todesco,Dal comunismo all’opportunismo di oggi

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La rivoluzione  in Russia del 1917 e’ avvenuta per la presenza di un grande e generale sentimento collettivo ,  una grande massa di desideri collettivi sui temi della  solidarieta’ e di giustizia sociale.
Lenin e’ riuscito a creare uno stato di bisogni e di necessita’che hanno sfidato  le armi dello zar.
Dopo la morte di Lenin ,Stalin e’ riuscito a ridare forza  unitaria psicologica a tutta la nazione sovietica che e’ riuscita a sconfiggere  la Germania e il comunismo moscovita e’ ridiventato nel 1945  un grande motore di propaganda mondiale .
Dopo di lui con Krusciov con le lotte interne per prenderne il posto e la de-stalinizzazione al congresso del partito del 1956 il comunismo e ‘cominciato a cambiare nella sostanza .Si sono abbandonati i valori primigeni e il partito e’ cominciato a diventare  pian piano  un partito buocratico e immobile con difficolta’ a modificarsi verso i tempi nuovi .
Possiamo dire che uno dei  momenti di svolta  e’la sconfitta  avvenuta nell’ottobre  1962 con  Krusciov con la crisi dei missili per Cuba dove per la prima volta l’Urss ha douto fare dietro front con la coda tra le gambe .
Trent’anni   dopo  nel 1990 il comunismo e ‘crollato ma come detto l’entusiamo iniziale era gia’ morto da tempo .
Il partito comunista dappertutto era diventato solo un sistema burocratico con una rete di burocrati nel territorio che  dicevano le cose che si dovevano fare perche’ decisi dal centro e allora tra i funzionari e’ incominciato a farsi avanti solo gli interessi personali e basta,visto che non si poteva dire di autonomo niente perche’ non c’era la democrazia nel dibattito .
 Tutti erano stanchi dunque e nessuno ci credeva piu’ sui valori del comunismo del 1917.
In Germania  prima della riunificazione solo pochi erano legati al partito ma tanti  erano ormai convinti di tenere in piedi un sistema burocratico e oppressivo .
Convinzione comunque era diffusa in tutta l’immensa Urss.
Ora le cose come stanno a distanza di 95 anni dal 1917?
Ora, in questa area del mondo che  anni fa era piena  di manifestazioni collettive inneggianti all’avvenire del comunismo esiste solo l’individualismo e il valore che comanda sono i soldi.
Un amico che ha passato le vacanze a Yalta in Crimea ,celebre luogo storico e turistico ,quest’estate mi dice che nelle spiaggie i rapporti tra i villeggianti erano improntati a tutti quei valori borghesi che il comunismo voleva distruggere.E che i soldi la fanno da padrone in tutto anche nelle relazioni sociali.Se hai soldi puoi entrare in certi ambienti senno’ stai fuori.Cosi’ se hai i soldi vai nella spiaggia pulita e senno’ ti devi adattarsi alla spiaggia sporca ,ma anche la cattiveria delle persone che hanno fatto carriera con Putin e che ti guardano come  gli altri siano dei barboni.  
Ora spesso all’impegno per la sorte dei ceti proletari  siamo passati all’atteggiamento di opportunismo di alcuni che prendono i voti dei bisognosi  per farsi gli affari loro.
Per ’Italia possiamo fare alcuni esempi :
Negli anni della contestazione ,della richiesta di comunismo ,si diceva Vogliamo tutto
Dopo poco nel 1970 nelle universita’ c’erano chiari segnali di chiusura della mobilitazione per via dei leaders che avevano optato per un loro carriera personale.
Oggi le centrali nucleari  dalle ultime rilevazioni demoscopiche le vogliono in tanti in Italia compresi gli elettori di sinistra ma a condizione che si mettano nell’orto degli altri.
L’area C a Milano la volevano tutti per sbrogliare il traffico ma non che tocchi le categorie chic del centro sinistra delle zona centrali della citta’ .
In alcune vie della citta’ anche oggi si vedono scritte del tipo Occupare tutto  intendendo  che chi non ha una casa  ha diritto di occupare tutti gli spazi liberi,ma coloro che scrivono queste cose sono gia’ sistemati bene in quartieri bene delle metropoli.
 
Anche qui’ in Italia appare cio’ che si diceva prima per l’area sovietica e cioe’ che nessuno e’ convinto sul comunismo in Italia tanto che il partito comunista da 20 anni ora e’ un partito formalmente socialdemocratico di stile  nordico e con pochissime differenze tra l’altro con il suo avversario il Pdl. 
E  a sinistra abbiamo solo dei parolai in cerca di voti e di un posto al Parlamento che si comportano come visto sopra con gli esempi sistemandosi dopo i voti e al tempo stesso sfruttando le lotte per i propri interessi.
 In conclusione, siamo passati nel giro di 95 anni dal comunismo all’opportunismo .
Ma per assurdo credo che l’idea del comunismo non tramontera’e ci sara’ sempre la bandiera rossa innalzata da qualche parte  del mondo perche’ l’idea che rappresenta e cioe’ quella della giustizia e della lotta alla  diseguaglianza  ci sara’ sempre nell’animo  e nell’azione dell’uomo :ma sara’ sempre anche una grande utopia e un grande traguardo a cui si tende sempre ma che non si raggiunge mai .
 
Armando Todesco
sociologo
armandotodesco@alice.it
 
 

Armando Todesco,Dal comunismo all’opportunismo di oggiultima modifica: 2012-09-10T12:30:36+02:00da mangano1
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