Dottor House, il mitico cattivo che piace molto

da LIBERAZIONE Dottor Houseil mitico cattivoche ci piace moltoHugh LaurieHugh Laurie è un raffinato, sexy e (finto) trasandato suddito britannico di Sua Maestà emigrato negli Stati Uniti. Ottimo attore, insospettabile e gradevole penna di romanzi avvincenti, ha tutto per piacere. E infatti (anche se con colpevole ritardo, come successe a George Clooney con il televisivo Dottor Ross di E.R. ) ormai è oggetto di adorazione intellettuale, fisica, artistica. Il motivo è semplice, lui è il Dottor House. In un mondo unito dall’odio per quattro categorie (medici, giornalisti, allenatori di calcio, politici) lui ha spopolato. Merito del produttore e regista David Shore, l’uomo che un tempo portò il terremoto NYPD (New York Police Department) al successo planetario. Nell’uno e nell’altro lo schema è tanto geniale quanto banale: prendiamo figure idolatrate e temute, in tv e nella realtà, e mostriamone la vera natura. Divise e camici erano l’ideale. Dei primi fece polpette. Ora è toccato ai dottori. Ha preso un equipe diagnostica di altissimo livello e ci ha messo un genio frustrato e menomato da quella stessa medicina di cui è oracolo e sacerdote. Carattere pessimo, cinico e nichilista, è antipatico proprio come i dottori che noi tutti conosciamo nella vita. Non ha interesse a spiegare ma solo a curare. «Ho studiato e lavorato per curare le malattie, mica i malati» ama ripetere l’insopportabile e affascinante Laurie. Straordinario. La storia è sempre la stessa: arriva un malato, Gregory House lo maltratta per poi scoprire che né lui né i suoi tre (belli, bravi, acuti e brutalizzati) assistenti hanno idea di cos’abbia. Scatta un’indagine thriller avvincente che porta alla diagnosi. Nel frattempo il dottore ci ha propinato pillole di vita e filosofia “cattivista”, riuscendoti a spiazzare completamente. Succede sempre, dalla sua lezione all’università sul motivo per cui è claudicante alla straordinaria puntata settimanale di domenica scorsa, in cui è costretto a curare il suo aiuto di colore. Trovato da Italia1 (Mediaset dovrebbe fare una statua alle teste pensanti di questo canale, alveo di originalità e intuito), scippato da Canale 5, il consiglio, però, è vederselo in dvd. Onde evitare censure. Come quella che attuò la rete berlusconiana sul caso di una suora in preda a violenti reazioni allergiche e ad allucinazioni mistiche. Riuscite ad immaginare come House trattò le sue consorelle?