da LIBERAZIONE 11 GIUGNO 2008
Cara Rina, ho solo cambiato
idea basandomi
sui fatti e sul ragionamento
Cara Rina,
perché io sia passato a sostenere una posizione a favore del nucleare è scritto con chiarezza e senza reticenze nelle prime pagine del mio libro “Tornare al nucleare?” (Einaudi editore). Sono contento di avere un’ulteriore occasione per sottolineare che, purtroppo, le fonti rinnovabili da sole non riusciranno a soddisfare la fame di energia. Per i prossimi 50 anni dipenderemo dai combustibili fossili. Sarebbe quindi facile per me dire che coloro che sono contro il nucleare sono “oggettivamente” dei sostenitori del carbone, con il quale oggi si fa più del 50% dell’energia.
La verità è che non potremo fare a meno né dell’uno né dell’altro. Non pensi che questa posizione sia ambientalista almeno quanto la tua?
Ho anche cercato di spiegare che non vi è da parte mia nessun “pentitismo”, categoria che può essere utilizzata forse per i casi di coscienza e per le religioni, ma invece un doveroso cambio di idee basato sui fatti e sul ragionamento. Non sono più Presidente Enel dal 2002. Siamo nel 2008 e sono passati 6 anni. Se avessi voluto essere in sintonia con l’azienda che dirigevo non avrei fatto passare un lasso di tempo così lungo. Né, come hai gentilmente rimarcato, mi manca il lavoro. Pur tuttavia, sarà per i miei trascorsi “intellettualistici”, trovo anche il tempo per ragionare e scrivere quando penso di avere qualche cosa di interessante da dire. Capita quindi che ad un certo punto ti accorgi che forse il mondo è cambiato e che per governarlo ci vuole qualche idea nuova. Anziché la ripetizione di stanche liturgie. D’altra parte devo essere recidivo perché nel 1994 (!) avevo pubblicato per “Micromega” un piccolo saggio che si intitolava “Gli otto peccati capitali della cultura ambientalista”.
Vorrei invece ricordarti, perché anche la vanità ha un peso, che per diventare Presidente di Acea, su proposta di Rutelli allora neo-sindaco di Roma, abbandonai, dimettendomi, il Parlamento italiano. E se il Governo Prodi nel 1996 mi propose poi per l’Enel forse così male non ero messo e non avevo fatto. Non ti pare? E non sai quanto sia soddisfatto del fatto che quell’azienda sia oggi uno dei principali gruppi elettrici mondiali, forse anche grazie a quanto fatto in termini di privatizzazioni ed altro.
Ti posso quindi rassicurare sul fatto che non c’è nulla che sfugge né a te né a me. È tutto chiaro e documentato. Solo un’ultima cosa. Forse sono un po’ aggressivo non con gli ambientalisti ma con alcuni fra di loro, soprattutto se politicamente usi a far coincidere le loro (s)fortune elettorali con i temi ambientali. Non so come li consideri tu. Io penso che abbiano fatto strame delle idee ambientaliste e che il loro contributo ad una politica che faccia star meglio la gente sia stato pari a zero. Mi pare che così la pensino anche gli elettori. Cordialmente
Chicco Testa
11/06/2008