Ritanna Armeni, Il maschio è denudato

da Il Riformista del 5 maggio 2009, pag. 1
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Se non lo avesse fatto sarebbero ricaduti sulla sua persona tutti i giudizi
negativi da lei espressi nei confronti del marito. Sarebbe apparsa una donna
colpita, arrabbiata, ma, di fatto, succube. O peggio, una donna che per
mantenere il suo ruolo di moglie, moglie ricca, dell`uomo più potente e ricco
d`Italia era disposta ad accettare tutto. Un modello diffuso, quanto è diffuso
quello libertino, dongiovannesco, rappresentato dal marito, presidente del
Consiglio, con una concezione delle donne da vitellone degli anni 50, che certo
non si addice al suo ruolo e al suo incarico. Veronica non ha voluto adottare
quel modello, ha mostrato pubblicamente il più ampio disprezzo per quello
rappresentato dal marito e, di conseguenza, ha chiesto il divorzio. Ora nei
confronti di Veronica Lario ne vedremo delle belle. Lei se le aspetta e noi
anche. Plotoni di esecuzioni no, ma i plotoni mediatici al servizio
dell`imperatore sono già in posizione di tiro. I più benevoli dicono che quanto
è successo fra Veronica e Silvio è un fatto strettamente privato che riguarda i
rapporti fra moglie e marito. Di conseguenza male ha fatto la moglie a gridare
la sua indignazione, i panni privati vanno lavati in famiglia, il marito
birichino poteva essere richiamato con più discrezione. Naturalmente costoro
dimenticano, o fingono di dimenticare, che la vicenda è diventata pubblica
proprio grazie a Silvio Berlusconi che non ha fatto mai mistero dei suoi
comportamenti e delle sue propensioni. Che non solo non li ha nascosti, ma li ha
proposti, ne ha fatto un mezzo per acquisire consenso e approvazione. E
probabilmente ci è riuscito. L`uomo, o meglio il maschio italiano, sembrava non
aspettare altro. Il premier ha sdoganato comportamenti libertini, illeciti, che
erano rimasti nascosti, ha fatto riaffiorare pulsioni represse. Quanti uomini si
comportano come Berlusconi, ma di nascosto? Quanti non lo fanno, ma lo farebbero
volentieri? Quanti, anche se disapprovano, sono affascinati da quel potere che
tutto può anche rovesciare i sistemi di valore ai quali si dice di credere?
Tantissimi, probabilmente la maggioranza. Ora davvero Silvio Berlusconi è il
loro leader. E non solo in politica. Quanto agli`altri plotoni mentre scrivo li
posso tutti immaginare già all`opera e prevedere le loro fucilate. Alcuni li
abbiamo già visti in azione con le foto di Veronica, attrice di teatro che
mostra il seno. Sposeranno tutte le accuse del premier e altre ne aggiungeranno.
Si dirà che anche Veronica Lario ha fatto parte di quell`ambiguo mondo dello
spettacolo che il marito ama e che lì è stata scelta. Si sottolineeranno i
privilegi e la ricchezza di cui finora ha goduto e che le sono stati
generosamente elargiti da quel marito ricco e potente che ora – ingrata –
attacca. E infine si dirà, ligi alla linea dettata dall`imperatore, che la
signora è stata manovrata dalla sinistra. Sicuramente si scaverà nel suo passato
alla ricerca di peccati e amicizie pericolose. Staremo a vedere. Ma qualcosa
stiamo già vedendo. Perché in questa vicenda anche i silenzi e le omertà
contano. Che fine hanno fatto i difensori a oltranza dei valori della famiglia?
Mi piacerebbe, ad esempio, sapere che cosa pensano dell`affaire Lario-Berlusconi
due paladini dei valori familiari come Eugenia Roccella e Savino Pezzotta che
con l`appoggio e l`approvazione del premier hanno organizzato il Family day. Mi
piacerebbe sapere che cosa pensano alcune donne del centrodestra che conosco e
apprezzo, giovani deputate come Beatrice Lorenzin o Chiara Moroni o Laura
Ravetto o Giorgia Meloni. O due donne appassionate come Alessandra Mussolini o
Daniela Santanchè. Mi piacerebbe trovare sull`Osservatore romano, che dopo il
congresso costitutivo del Pdl ha detto che quel partito rappresenta i valori
cattolici, almeno una parola o un`osservazione sui comportamenti del suo leader.
E magari assistere anche a qualche talk show importante che affronta liberamente
l`argomento. Non credo che vedrò nulla di tutto questo. Per quanto mi riguarda
nutro una certa gratitudine per la signora Lario. Come, in genere mi capita di
nutrirla nei confronti di chi mi dà qualche elemento in più per capire il Paese
in cui vivo. Grazie a lei e alle reazioni che ha suscitato ho capito che vivo in
un Paese che è tornato indietro, non solo nell`economia e nei rapporti sociali.
È arretrato culturalmente, ha fatto un salto precedente agli anni 70, ha
cancellato nella coscienza anche se non ancora sulla carta le conquiste civili,
i nuovi rapporti fra uomo e donna che si era cercato faticosamente di costruire,
una relazione fra comportamento pubblico e vita privata sempre difficoltosa e
mai risolta ma che cercava una coerenza. Ha scritto Maria Laura Rodotà sul
Corriere che in questa vicenda c`è la sconfitta di tutte le donne. Ha ragione.
Ma c`è anche la sconfitta degli uomini, regrediti tragicamente a maschi.

Ritanna Armeni, Il maschio è denudatoultima modifica: 2009-05-05T18:13:00+02:00da mangano1
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